14 aprile 2017

Il Ministero dell’istruzione dell’Autorità Palestinese ha annunciato giovedì la sospensione dei suoi legami con l’Unrwa (l’agenzia Onu per i profughi palestinesi) a causa dell’intenzione di quest’ultima di modificare i libri di testo usati nelle sue scuole per alunni palestinesi. L’Unrwa non ha ufficialmente annunciato cambiamenti, ma voci in questo senso rilanciate dalla stampa araba hanno suscitato indignazione nelle scorse settimane a Gaza e in Cisgiordania. L’intenzione sarebbe quella di modificare mappe e testi che indicano le città israeliane come città “palestinesi da liberare”, indicare Gerusalemme come città santa per le tre grandi religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo e islam) esplicitando che attualmente i fedeli musulmani hanno accesso ai luoghi santi, e abolire i testi che contengono pregiudizi di genere e istigazione alla violenza. In un comunicato, il Ministero dell’Autorità Palestinese ha definito queste eventuali modifiche “un affronto al popolo palestinese, alla sua storia e alle sue lotte”. Gli allievi palestinesi nelle scuole gestite dall’Unrwa sono più di 312.000 in Cisgiordania, 50.000 a Gerusalemme est e 262.000 nella striscia di Gaza. Un rapporto pubblicato all’inizio di questo mese dall’Institute for Monitoring Peace and Cultural Tolerance in School Education (IMPACT-se) afferma che i programmi di studi 2016-17 nelle elementari dell’Autorità Palestinese “insegnano ad essere martiri, demonizzano e negano l’esistenza di Israele e sono incentrati sul ‘ritorno’ in una patria esclusivamente palestinese“.