15 agosto 2017

Dopo le minacce contro Israele pronunciate nei giorni scorsi dal capo di Hezbollah Hassan Nasrallah (che ha promesso una “enorme sconfitta” di Israele, aggiungendo che potrebbe colpire il centro di ricerche atomiche di Dimona), il ministro israeliano dell’educazione Naftali Bennett ha affermato lunedì che, in un eventuale futuro conflitto, il Libano sarà ritenuto responsabile quanto l’organizzazione terroristica che ospita. “L’interesse di Israele è quello di evitare un altro scontro in Libano – ha detto Bennett – Quindi la nostra strategia è semplice: Libano uguale Hezbollah, Hezbollah uguale Libano. A differenza della seconda guerra in Libano (estate 2006), se ci sarà un’altra guerra non faremo distinzioni fra Hezbollah e stato del Libano. Nasrallah si presenta come il difensore del Libano, ma diventerebbe il distruttore del Libano. Noi non cerchiamo lo scontro – ha concluso Bennett – e faremo di tutto per evitarlo, ma l’altra parte deve sapere che mosse unilaterali che mettessero a rischio la sicurezza di Israele comporterebbero conseguenze”.