17 aprile 2016

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito “assurda” una risoluzione approvata venerdì sorso dall’Unesco (con 33 voti a favore, sei contrari e 17 astenuti) che denuncia “l’aggressione” di Israele, definito “potenza occupante”, al Monte del Tempio di Gerusalemme, sempre indicato nella risoluzione con i termini musulmani “al-Haram al-Sharif” e “al-Aqsa” e mai con quello ebraico. “L’Unesco ha deciso di riscrivere una parte fondamentale della storia umana ignorando il rapporto storico tra ebraismo e Monte del Tempio, dove sono esistiti nell’arco di mille anni due templi ebraici”, si legge in un comunicato dell’ufficio del primo ministro israeliano. La risoluzione Unesco si spinge a condannare gli scavi archeologici fatti nell’area, accusando persino Israele di “impiantare finte tombe ebraiche” e di “trasformare molti resti islamici e bizantini in cosiddetti bagni rituali o luoghi di culto ebraici”. “L’agenzia Onu ha dimostrato ancora una volta che non vi è bassezza di fronte alla quale sia disposta a fermarsi”, ha commentato Netanyahu.