17 novembre 2015

Israele ha aspramente criticato, lunedì, la ministra degli esteri svedese Margot Wallström per aver collegato la situazione israelo-palestinese agli attentati terroristici a Parigi dello “Stato Islamico” (ISIS). “certo che c’è motivo di preoccupazione, non solo in Svezia ma in tutto il mondo – ha affermato Margot Wallström in un’intervista alla tv – perché ci sono così tanti che si estremizzano. E di nuovo, questo ci ricorda la situazione in Medio Oriente, dove i palestinesi vedono che non c’è futuro per loro e devono accettare una situazione disperata o ricorrere alla violenza. In un comunicato il Ministero degli esteri di Gerusalemme definisce tali commenti “scandalosamente insolenti”, aggiungendo che “la Ministra degli esteri svedese è sistematicamente prevenuta contro Israele e fa mostra di pura ostilità nel momento in cui indica un qualunque collegamento fra gli attentati terroristici a Parigi e la complicata situazione fra Israele e palestinesi”. Il Ministero degli esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore svedese in Israele, Carl Magnus Nesser, per esprimergli il profondo disappunto per il “tentativo insensato di creare un collegamento” tra gli attentati e Israele, spiegando che tale retorica serva solo a “ingannare se stessi e ingannare l’opinione pubblica internazionale”. “La convinzione che Israele sia la fonte di tutti i problemi del mondo – ha detto la vice ministra degli esteri israeliana Tzipi Hotovely – dimostra che c’è chi non ha imparato nulla in tutti questi anni”. E si è chiesta: “Forse che Bin Laden ha agito per frustrazione? Forse che agiscono per frustrazione l’Iran e l’ISIS?”. Successivamente la Ministra degli esteri svedese ha chiarito che le sue parole non implicavano un collegamento del genere, aggiungendo: “Condanniamo tutti gli atti di terrorismo, e ora dobbiamo unirci come democrazie e combattere per i nostri valori comuni in questi tempi difficili”.