20 luglio 2017

Durante un incontro a porte chiuse, mercoledì mattina a Budapest, con i premier di Ungheria, Repubblica ceca, Polonia e Slovacchia, alcune frasi del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sono state accidentalmente trasmesse alle cuffie dei giornalisti. “L’Unione Europea – ha detto Netanyahu, prima che i tecnici si accorgessero dell’errore e tagliassero la comunicazione – è l’unica associazione di stati del mondo che condiziona alla situazione politica i rapporti con Israele, un paese che produce tecnologia in ogni campo. Sono gli unici! Non lo fa nessun altro. È pazzesco. Non parlo del nostro interesse. Sto parlando dell’interesse dell’Europa. Abbiamo un rapporto speciale con la Cina, a loro non importano i problemi politici. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha detto che ha bisogno di acqua per il suo popolo. Dove può cercarla? A Ramallah? Ovviamente no. La Russia non pone condizioni politiche, e non lo fa l’Africa. Solo la UE lo fa. Aiutate noi e aiutare l’Europa ad accelerare l’accordo di associazione con la UE [che non viene rinnovato dal 2000]. Vi suggerisco di portare un messaggio ai vostri colleghi in Europa su come aiutare l’Europa. Non minate l’unico paese occidentale che difende i valori e gli interessi europei. Non ha senso. Smettetela di attaccare Israele, iniziate a sostenere Israele. L’Europa si sta dissociando da uno dei maggiori centri di innovazione del mondo. Non è logico. L’Europa mina la propria sicurezza, minando Israele, per un folle tentativo di stabilire condizioni politiche. Penso che l’Europa debba decidere se vuole vivere e prosperare o se vuole avvizzire e scomparire. Non sono molto politicamente corretto e so che per alcuni di vuoi è uno shock. Ma la verità è la verità. Sia riguardo alla sicurezza dell’Europa che riguardo al futuro economico dell’Europa. Entrambe queste preoccupazioni richiedono una politica diversa verso Israele. Noi siamo parte della cultura europea. L’Europa finisce in Israele. A est di Israele non c’è più Europa. Non abbiamo amici più grandi dei cristiani, che sostengono Israele in tutto il mondo, e non sono solo gli evangelici. Se vado in Brasile, vengo accolto con più entusiasmo che nella sede del Likud”. Netanyahu ha anche detto che Israele ha rapporti con i paesi arabi: “Gli arabi parlano con noi. Parlano con noi di tecnologia e di tutto ciò che di cui stiamo parlando qui”. Per quanto riguarda la Siria, Netanyahu ha aggiunto: “Abbiamo messo in sicurezza il confine non solo con Egitto, ma anche sulle alture del Golan. Abbiamo costruito un  muro perché c’era un problema con l’ISIS e l’Iran, che cercano di stabilirvi un fronte terroristico. Ho detto a Putin: quando li vediamo trasferire armi a Hezbollah, li colpiamo. Lo abbiamo fatto decine di volte”.