21 luglio 2016

Dopo 49 anni la Repubblica di Guinea ha riallacciato mercoledì le relazioni diplomatiche con Israele. La ex Guinea francese o Guinea Conakry è un paese di circa 10,5 milioni di abitanti, per l’85% musulmani, ed è uno dei 57 membri dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica. Un diplomatico ha detto che la Guinea, come molti altri paesi africani, è preoccupata per l’ascesa del terrorismo islamista e questa è una delle ragioni alla base della decisione di ristabilire legami ufficiali con Israele. Il direttore generale del Ministero degli esteri israeliano, Dore Gold, ha sottolineato il fatto che la Guinea fu il primo paese africano a rompere i rapporti con Israele nel 1967. La maggior parte degli altri paesi africani ruppero le relazioni con Gerusalemme dopo la guerra di Yom Kippur del 1973, piegandosi alle pressioni dei paesi arabi petroliferi. Dore Gold ha aggiunto che Israele e Guinea avevano comunque coltivato legami amichevoli anche senza relazioni diplomatiche, e che Israele è orgoglioso della parte che ha svolto negli sforzi internazionali per sradicare il virus Ebola in Guinea. Il ristabilimento dei rapporti con la Guinea arriva a poche settimane dalla prevista visita a Gerusalemme di Faure Gnassingbe, presidente del Togo, un altro stato dell’Africa occidentale. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu intende riunire nel prossimo futuro un vertice in Africa occidentale simile a quello che ha tenuto due settimane fa in Africa orientale con i leader di Uganda, Kenya, Ruanda, Etiopia Tanzania, Sud Sudan e Zambia.