23 luglio 2015

“Israele non esiste a causa della Shoah, ma nonostante la Shoah. Israele non ha solo il diritto di esistere, ma il dovere di esistere: anche per i miei figli”. Lo ha detto il primo ministro italiano Matteo Renzi parlando mercoledì alla Knesset. E ha aggiunto: “Il vostro destino è il nostro destino, la vostra sicurezza è la nostra sicurezza: insieme costruiremo un mondo migliore”. Renzi ha sottolineato come Italia e Israele abbiano un destino comune e come sia indissolubile il legame fra loro, così come è indissolubile quello tra l’Italia e il suo mondo ebraico. Renzi ha voluto ricordare figure modello dell’ebraismo italiano come rav Elio Toaff, Enzo Sereni e Nedo Fiano. Il primo ministro ha poi rivolto un “toda rabà, grazie mille” alla Brigata Ebraica, “uomini stranieri e sconosciuti – ha ricordato – che combatterono per liberare i miei nonni e i miei genitori”. Di quegli uomini era presente alla Knesset il 92enne Asher Dishon, invitato da Renzi a recarsi in Italia per raccontare la sua esperienza. Rispetto alla sua Firenze, Renzi ha ricordato il salvataggio di Emanuele Pacifici nonché l’esempio dato da Gino Bartali, il campione riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem. Delle leggi razziste del 1938 Renzi ha chiesto pubblicamente scusa dicendo che “fanno ancora scendere una cappa di vergogna sulla mia nazione”. A proposito dell’accordo sul nucleare iraniano, il primo ministro ha parlato di un “compromesso utile per il futuro della regione” pur sottolineando la necessità di “verificare giorno dopo giorno, momento dopo momento, la sua implementazione”. “Nessun compromesso è invece possibile nei confronti del futuro di Israele”, ha poi aggiunto. E ha concluso: “La pace sarà possibile solo con due stati per due popoli. E come dirò anche al leader dell’Autorità Palestinese Abu Mazen, solo se sarà garantita la piena sicurezza di tutti. Chi pensa di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro. Possiamo avere opinioni diverse, è accaduto e continuerà ad accadere. Ma l’Italia sarà sempre in prima linea nel forum europeo e internazionale contro ogni forma di boicottaggio sterile e stupido”.