7 giugno 1967: la liberazione di Gerusalemme dall’occupazione giordana

Sei giorni, cinquant’anni fa. Settimo video: per 19 anni agli ebrei era stato proibito l’accesso ai loro luoghi più sacri in violazione dei diritti garantiti dagli armistizi del ‘49

Video 7: terzo giorno di guerra (7 giugno 1967)

Traduzione. 7 giugno 1967, terzo giorno di guerra. Il giorno precedente i soldati israeliani avevano raggiunto la strategica altura del Monte Scopus a Gerusalemme, da dove ora potevano dominare con lo sguardo la Città Vecchia.

Nei diciannove anni precedenti Gerusalemme era rimasta divisa. Nel 1948 la Giordania aveva conquistato la parte orientale della città, compresa la Città Vecchia e il Monte del Tempio: il sito dove sorgeva l’antico tempio ebraico, il luogo più sacro dell’ebraismo. Sotto il dominio giordano gli ebrei erano stati espulsi dal quartiere ebraico, le sinagoghe erano state distrutte e il Monte degli Olivi, il più antico e più sacro dei cimiteri ebraici, era stato vandalizzato. Per diciannove anni agli ebrei era stato proibito l’accesso ai loro luoghi più sacri a Gerusalemme est nonostante i diritti garantiti dall’accordo armistiziale del 1949.

Nelle prime ore del mattino del 7 giugno i paracadutisti israeliani avanzarono nella città santa. Lo fecero senza il supporto dell’artiglieria, per cercare di risparmiare danni agli antichi siti storici della città. La battaglia durò dalla prima mattina fino al pomeriggio, quando alla radio venne dato l’annuncio: “Har HaBayit Beyadenu”, il Monte del Tempio è nelle nostre mani. Per la prima volta dopo diciannove anni, gli ebrei potevano pregare al Muro Occidentale [“del pianto”] e per la prima volta dopo duemila anni una Gerusalemme riunificata, la città più santa dell’ebraismo, era di nuovo sotto sovranità ebraica.

Dopo aver preso Gerusalemme, i paracadutisti si mossero verso sud per portare rinforzo ad altre truppe nelle zone della Cisgiordania circostanti la città. Le città di Hebron, Betlemme e la regione di Gush Etzion vennero conquistate incontrando poca o nessuna resistenza. La Cisgiordania, la culla storica del popolo ebraico che per tremila aveva visto una presenza ebraica fino al 1948, era di nuovo sotto controllo ebraico.

La battaglia sul fronte orientale era praticamente conclusa, ma nel nord i combattimenti continuavano.

(Da: Jerusalem U, 7.6.17)

Video 6: secondo giorno di guerra (6 giugno 1967)

Video 8: quarto giorno di guerra (7 giugno 1967)