16 ottobre 2016

Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha ospitato sabato nel suo palazzo della Mukata, a Ramallah, i famigliari di un terrorista palestinese deceduto il mese scorso per un attacco cardiaco mentre faceva palestra in un carcere israeliano, dove scontava una condanna all’ergastolo. Abu Mazen, citato dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, ha definito il terrorista un “martire” e un “eroe” e ha abbracciato i familiari dicendo: “Il sangue dei martiri non è versato invano: essi saranno parte del percorso verso il nostro stato indipendente”. La Wafa ha anche diffuso un video celebrativo del “martire” in cui, fra l’altro, si insinua che la sua morte d’infarto sia colpa di Israele, e non si menziona mai il motivo per cui era stato condannato. Nel 2003 il terrorista, insieme a un complice, aveva assassinato a sangue freddo il 51enne Avner Maimon, poco a ovest di Jenin. L’attentato era stato rivendicato dalle Brigate al-Aqsa di Fatah.