A Gaza non c’è tragedia umanitaria

La situazione a Gaza non è buona, ma non è sull'orlo di una crisi umanitaria

image_1291“La situazione a Gaza non è certo buona, ma non è nemmeno prossima a sfociare in una crisi umanitaria”. Lo dice il capo dell’Amministrazione israeliana di collegamento con Gaza, Nir Press, sostenendo che le accuse mosse dai palestinesi hanno lo scopo di trarre in inganno la comunità internazionale.
Venerdì scorso Israele ha offerto di aprire il valico di Kerem Shalom per lasciar entrare nella striscia di Gaza 500 palestinesi bloccati sul versante egiziano della frontiera, ma i palestinesi stessi hanno rifiutato l’offerta dicendo che sono disposti a usare soltanto il valico principale dall’Egitto, localizzato a Rafah.
L’offerta era stata fatta sulla base di ragioni umanitarie, spiega Yossi Tzemah, portavoce dell’Amministrazione. Il terminal di Rafah è stato chiuso due settimane fa, subito dopo il sequestro del soldato israeliano Gilad Shalit preso in ostaggio durante un mortale attacco di terroristi palestinesi della striscia di Gaza realizzato in territorio israeliano presso la parte sud della striscia di Gaza.
La scorsa settimana Israele aveva aperto il valico di Karni. Ma giovedì, dopo che erano passati 80 camion carichi di generi alimentari, medicinali e altri beni di prima necessità, Israele è stato costretto a chiudere di nuovo il valico perché l’intelligence aveva ricevuto informazioni relative a imminenti attentati terroristici palestinesi contro il valico.
Nir Press spiega che anche il tipo di beni richiesti dalla parte palestinese e trasferiti a Gaza attraverso Karni, tra cui ad esempio migliaia di scatole di ciliegie, indica che nella striscia non è in corso una tragedia umanitaria.
Nella sua qualità di capo dell’Amministrazione israeliana di collegamento, Nir Press svolge un ruolo importante nella campagna militare israeliana in corso contro Hamas a Gaza. Insieme alle truppe, Nir Press ha inviato ufficiali di collegamento che hanno il compito di coordinare i problemi umanitari che possono nascere sul campo durante i combattimenti, e per questo mantiene contatti diretti con il ministro della difesa Amir Peretz e il capo di stato maggiore Dan Halutz.

(Da: Jerusalem Post, 9.07.06)

Nella foto in alto: Camion in transito al valico di Karni verso la striscia di Gaza