A Jenin, una piazza intitolata a Saddam

Brigate al-Aqsa: Ne onoreremo la memoria fino alla cacciata di americani e israeliani

image_1543I residenti del campo palestinese di Jenin, sotto giurisdizione dell’Autorità Palestinese, hanno deciso di intitolare la piazza centrale a Saddam Hussein, l’ex tiranno iracheno giustiziato a fine 2006 a Bagdad.
Zacharias Zubeidi, capo a Jenin delle Brigate Martiri di al-Aqsa (braccio armato di Fatah), ha dichiarato che la decisione è stata presa per mostrare l’apprezzamento dei palestinesi “al leader e alla lotta della sua nazione, e per commemorare il suo nome contro la volontà dei nemici e di coloro che hanno preso parte a complotti contro la nazione araba e islamica”.
I residenti del campo hanno affisso un’enorme immagine di Saddam Hussein sulla piazza, decorata con bandiere irachene e palestinesi.
Zubeidi ha aggiunto che, nonostante la difficile situazione economica, gli abitanti del campo si sono autotassati per costruire un monumento alla memoria di Saddam, considerato un grande sostenitore del campo e della sua “lotta armata”, soprattutto durante l’Operazione Scudo Difensivo (l’intervento anti-terrorismo delle Forze di Difesa israeliane nell’aprile 2002, dopo un anno e mezzo dall’inizio dell’ondata di attentati stragisti in Israele).
“Agli assassini che hanno giustiziato il martire Saddam Hussein – ha aggiunto Zubeidi – vogliamo dire che Saddam non è morto e che noi continueremo a onorarne la memoria come simbolo della resistenza finché gli occupanti americani e israeliani non saranno cacciati”.
Quando era al potere, Saddam Hussein aveva preso l’abitudine di donare ingenti somme di denaro alle famiglie dei palestinesi morti suicidi in attentati terroristici o negli scontri a fuoco con i soldati israeliani. Le somme, che giunsero a toccare i 25-30.000 dollari, venivano recapitate attraverso un gruppo armato palestinese affiliato al partito Baath iracheno, guidato da Saddam.
Dopo la morte di Saddam, alla fine dello scorso dicembre, in molte città dell’Autorità Palestinese sono state erette tende funebri e sono state organizzate manifestazioni sottoforma di funerali simbolici in onore dell’ex dittatotre, responsabile di aggressioni militari agli stati vicini e di centinaia di migliaia di morti.

(Da: YnetNews, israele.net, 11.1.07)