Ad rivum eundem: cronache da Israele (1990-2006)

Per capire la complessità del conflitto più discusso e meno conosciuto al mondo: raccolti in volume più di 100 articoli sullo Stato di Israele dal 1990 al 2006

image_1584Per capire la complessità del conflitto più discusso e meno conosciuto al mondo: raccolti in volume più di 100 articoli sulla storia e la cronaca dello stato di Israele dal 1990 a oggi.

MARCO PAGANONI
“Ad rivum eundem. Cronache da Israele”
Proedi, Milano, 2006
pp. 416, € 12,00

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Chi esamina la storia della Terra d’Israele/Palestina e delle due popolazioni che vi vivono non può che arrivare alla conclusione che l’unica soluzione è il compromesso: suddividere la terra tra i due popoli. Il movimento nazionale sionista, che accettò la suddivisione nel 1947, la persegue ancora oggi tra accordi di Oslo, offerte a Camp David, Road Map, ritiri unilaterali. Il nazionalismo pan-arabo e il movimento indipendentista palestinese, invece, non la accettarono nel 1947 e ancora oggi non sembrano realmente disposti ad accettarla. Ciò che è in discussione, qui, non sono dunque i confini, né il territorio dei due stati. Ciò che è in discussione è il principio stesso della suddivisione della terra in due stati per due popoli. A ben vedere la questione, per quanto complessa, è tutta qui: nella mancata spartizione della Terra d’Israele/Palestina fra i suoi abitanti, ebrei e arabi. E in questi termini si ripropone, ostinata, fino i nostri giorni.
È intorno a questi temi che ruotano gli articoli raccolti in questo volume. Scritti originariamente per un pubblico partecipe, informato ed esigente come è quello del mensile della Comunità Ebraica di Milano e del sito WWW.ISRAELE.NET, si sforzano di offrire una lettura delle complesse vicissitudini del conflitto israelo-arabo-palestinese che sia approfondita e dettagliata quanto occorre, e al contempo sufficientemente chiara e comprensibile.
Dando voce sovente all’opinione di autorevoli e ascoltati esperti e politici israeliani, le cronache e le analisi contenute in questa raccolta assolvono anche a un compito non banale: dare conto di come vengono compresi e dibattuti i nodi della guerra e della pace nel discorso pubblico israeliano. Infatti, a differenza delle posizioni più marginali e minoritarie – che certo in Israele non mancano, come in ogni vera democrazia, ma che godono all’estero di un’eco sproporzionata – è la maggioranza della popolazione israeliana quella chiamata a operare le grandi scelte politiche. Dunque vale la pena di comprenderla, e di comprendere la percezione che ha del conflitto, delle sue cause e delle sue prospettive.
Conflitto che viene qui ripercorso nei suoi ultimi quindici anni – dalle radiose speranze alle cocenti delusioni del processo di pace – nel costante sforzo di mettere in luce le circostanze, le ragioni di fondo ma anche quegli ambigui pretesti che non di rado, con la loro logica all’apparenza persuasiva e stringente, hanno tanto affascinato gli osservatori stranieri. Nell’auspicio, come insegna l’apologo di Fedro (Ad rivum eundem…) di non confondere chi si atteggia a vittima con chi vittima è veramente.

MARCO PAGANONI. Nato in Israele nel 1959 da genitori italiani non ebrei, vive in Italia dal 1967. Nel 1986 pubblica Dimenticare Amalek – rimozione e disinformazione nel discorso della sinistra sulla questione israeliana (La Giuntina). Dal 1989 pubblica articoli di analisi mediorientale sul Bollettino della Comunità Ebraica di Milano. Nel 1989 è tra i fondatori, a Milano, del centro NES – Notizie e Stampa e da allora è direttore del notiziario periodico NES, specializzato su Israele e Medio Oriente. Dall’ottobre 2000 dirige il sito www.israele.net. Dal 2001 insegna Storia e Istituzioni dello Stato di Israele presso l’Università di Trieste.

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