Aiuti israeliani ai cristiani in fuga dall’ISIS

Più del 90% dei cristiani iracheni sono attualmente sfollati a causa di persecuzioni religiose, pulizia etnica e sanguinose violenze

In ottobre l’organizzazione di soccorso israeliana IsraAID ha portato generi di prima necessità indispensabili per superare l’inverno a profughi cristiani e yazidi e ad altre persone sfollate, in fuga dalle persecuzioni dello “Stato Islamico” (ISIS) in Iraq.

Più del 90% dei cristiani iracheni sono attualmente sfollati, costretti alla fuga da persecuzioni religiose, pulizia etnica e sanguinose violenze, stando alla testimonianza di Ghattas Hazimt, vescovo greco-ortodosso di Baghdad, Kuwait, e aree circostanti. Per poter sopravvivere e preservare la loro fede, molti di questi cristiani sono fuggiti nei campi profughi a Duhok, Erbil e regioni vicine del Kurdistan iracheno.

Molti dei profughi che ricevono aiuti dall’organizzazione israeliana sono o iracheni in fuga dalla persecuzione dell’ISIS, o kurdi in fuga dalle persecuzioni nel nord della Siria. Ogni giorno al campo di Duhok arrivano tra i mille e millecinquecento profughi curdi passati dall’Iraq in Turchia: rifugiati che vanno ad aggiungersi al milione e 400mila sfollati e ai 200.000 profughi residenti nella regione curda dell’Iraq.

“Riteniamo che questo tipo di programma sia molto importante per il popolo ebraico così come per la comunità cristiana e per la comunità musulmana in generale – ha spiegato al Jerusalem Post il direttore di IsraAID, Sachar Zahav – Quella a cui stiamo cercando di arrivare è una partnership tra soggetti religiosi, ad esempio cristiani e musulmani, per garantire tutto l’aiuto possibile alle centinaia di migliaia di nuovi rifugiati che fuggono dall’ISIS”.

Un video diffuso da IsraAid mostra i volontari che arrivano con un convoglio di camion carichi di generi di soccorso destinati alle migliaia di residenti nel campo, e che incontrano i bambini e i rifugiati del posto. Mentre la squadra israeliana distribuisce rifornimenti vitali come cibo, coperte e materassi, si vedono i profughi cristiani mettersi in coda per ricevere gli aiuti. A un certo punto la squadra di volontari si ritrova a distribuire gli aiuti nel mezzo di una violenta tempesta di pioggia e vento, un evento tutt’altro che raro in quella zona e che mette a durissima prova i rifugiati, molti dei quali dispongono solo di una tenda di fortuna per proteggersi dalle condizioni climatiche avverse.

IsraAid raccoglie fondi per continuare a fornire aiuti essenziali alle migliaia di sfollati lungo tutta la stagione invernale.

(Da: Jerusalem Post, 27.10.14)

Per il video di IsraAid, clicca qui.