Almeno otto palestinesi uccisi a Rafah

Secondo i militari, è probabile che colpi d'avvertimento abbiano investito per errore una folla di dimostranti.

image_205Carri israeliani hanno aperto il fuoco mercoledì pomeriggio verso una folla di dimostranti nei pressi del quartiere Tel Sultan di Rafah (striscia di Gaza). Almeno otto le persone uccise (dieci secondo altre fonti), fra le quali due ragazzini.
Fonti mediche palestinesi, che inizialmente avevano parlato di più di venti morti per missili sparati da elicotteri, hanno successivamente confermato che le vittime sarebbero dieci.
Secondo i primi accertamenti delle Forze di Difesa israeliane, un missile sparato da un elicottero israeliano con lo scopo di disperdere la manifestazione, impedendole di avvicinarsi a postazioni dei soldati israeliani, sarebbe caduto in un campo aperto distante dalla manifestazione. Il lancio del missile lontano dalla gente è stato documentato con un filmato video. Secondo le fonti militari israeliane, anche i colpi del carro armato avrebbero dovuto colpire un edificio vuoto nei pressi della folla, a scopo intimidatorio. Una prima ipotesi è che il colpi abbiano investito la folla per errore, ma l’incidente è ancora sotto indagine.
Secondo la prima ricostruzione dei fatti fornita dalle Forze di Difesa israeliane, una folla di circa tremila palestinesi, in mezzo alle quali si erano mescolate diverse persone armate, si dirigeva mercoledì pomeriggio verso postazioni israeliane nella zona di Tel Sultan. Dopo il lancio del missile da parte dell’elicottero, la folla proseguiva verso i soldati che a quel punto sparavano alcune raffiche contro il muro di un edificio abbandonato, posto fra loro e i palestinesi. Dal momento che i palestinesi continuavano ad avanzare verso di loro nonostante i colpi di avvertimento, i soldati sparavano quattro colpi di carro verso lo stesso muro. Secondo i militari, è probabile che un colpo sia stato deviato o abbia attraversato il muro, investendo i dimostranti.
La portavoce delle Forze di Difesa israeliane Ruth Yaron ha dichiarato che l’esercito esprime profondo rammarico per l’incidente, che è ancora oggetto di una inchiesta. Yaron ha sottolineato che le forze israeliane hanno agito in conformità alle regole di ingaggio, e che la strada su cui i dimostranti avanzavano, cosparsa di mine e ordigni piazzati dai terroristi, si trova all’interno di una zona di combattimenti.
Israele ha subito offerto ai palestinesi piena assistenza medica e la possibilità di trasportare i feriti in ospedali israeliani. A tale scopo sono stare riaperte al transito delle ambulanze le strade che conducono da Rafah all’insediamento di Morag.
“E’accaduto qualcosa di gravemente sbagliato – ha dichiarato Yuval Steinitz, presidente della commissione esteri e difesa della Knesset, in riferimento all’incidente di Rafah – Ma c’è qualcosa di ancora più profondamente sbagliato in un nemico palestinese che si fa regolarmente scudo dietro ai propri civili. I terroristi palestinesi, che mirano intenzionalmente e sistematicamente i civili israeliani, non esitano a nascondersi, armati, in mezzo a una folla di altri palestinesi, bambini compresi, mandandoli contro i soldati. Non si può evitare di sparare se uomini armati avanzano mescolati in mezzo a una folla di civili. Anzi, sarebbe illegale ordinare ai soldati di non farlo mettendo a rischio la loro vita di fronte a una concreta minaccia di linciaggio. I nostri soldati si comportano esattamente come fa qualunque altro esercito al mondo nelle stesse condizioni”.

(Da: Jerusalem Post, Ha’aretz, 19.05.04)

Si veda anche
Uso eccessivo dell’ipocrisia (12.12.2000)

http://israele.net/prec_website/analisi/13120sml.html