Antichissimo testo semitico da piramide egizia

Presentato per la prima volta all'Università di Gerusalemme

image_1611Si è svolta a fine gennaio all’Università di Gerusalemme la prima presentazione pubblica del più antico testo semitico continuo mai decifrato.
La presentazione è stata fatta da Richard Steiner, professore di lingue e letterature alla Yeshiva University di New York, con una conferenza dal titolo “Scrittura proto-cananea nei testi delle piramidi: un primo sguardo alla storia dell’ebraico nel III secolo a.e.v.”.
Il prof. Steiner, fra l’altro membro dell’Accademia per lo studio dell’ebraico, ha decifrato negli ultimi 25 anni parecchi testi semitici in vari scritti egizi. Nella sua conferenza ha interpretato dei passaggi semitici in testi egizi scoperti oltre un secolo fa, inscritti sui muri sotterranei della piramide del re Unas a Saqqara in Egitto. La piramide risale al XXIV secolo a.e.v., ma gli egittologi convengono che i testi sono più antichi. Le date proposte variano dal XXV al XXX secolo a.e.v. Non era mai stato decifrato alcun testo semitico continuo di questo periodo.
I passaggi – incantesimi contro i serpenti scritti in geroglifici – avevano incuriosito gli studiosi che cercavano di leggerli come testi egizi ordinari. Nell’agosto 2002 Steiner ricevette una email da Robert Ritner, professore di egittologia all’Università di Chicago, che gli chiedeva se alcuni passaggi potessero essere semitici. “Ho immediatamente riconosciuto le parole semitiche per “madre serpente” – ha detto Steiner – In seguito è apparso chiaro che gli incantesimi, composti in egizio e non in semitico, parlano anch’essi della madre serpente, e che i testi egizi e semitici si chiariscono a vicenda”.
Benché scritti in caratteri egizi, i testi sono stati composti nel linguaggio semitico parlato dai Cananei nel III millennio a.e.v., una forma molto arcaica delle lingue in seguito conosciute come fenicio ed ebraico. I sacerdoti cananei dell’antica città di Byblos, nell’odierno Libano, fornivano questi testi ai re d’Egitto.
La città portuale di Byblos era di importanza vitale per gli antichi egizi. Era di là che importavano la legna per le costruzioni e la resina per la mummificazione. La nuova scoperta dimostra che importavano anche incantesimi per proteggere le mummie reali dai serpenti velenosi, che si pensava comprendessero il cananeo. Benché gli egizi ritenessero la propria cultura superiore a quella dei loro vicini, il loro morboso terrore dei serpenti li costringeva a prendere in prestito la magia semitica.
“Questo ritrovamento dovrebbe essere molto interessante per gli storici della cultura – ha detto Steiner – Anche ai linguisti interesseranno questi testi. Essi dimostrano che il proto-cananeo, l’antenato comune del fenicio, del moabita, dell’ ammonita e dell’ebraico, esisteva già nel III millennio a.e.v. come lingua distinta dall’aramaico, dall’ugaritico e da altre lingue semitiche. Inoltre i testi forniscono la prima prova diretta della pronuncia dell’egizio in questo periodo primordiale”.
I testi saranno importanti anche per gli studiosi della Bibbia, in quanto fanno luce su parecchie parole rare che compaiono nelle Scritture.
“Si tratta di una scoperta sensazionale – ha detto Moshe Bar-Asher, professore di ebraico all’Università di Gerusalemme e presidente dell’Accademia della Lingua Ebraica – E’ il primo attestato di una lingua semitica in generale, e proto-cananea in particolare”.

(Da: Università di Gerusalemme, Dept. of Media Relations, 23.01.07)

Nell’immagine in alto: Iscrizioni da una piramide egizia in lingua semitica, ma in caratteri geroglifici

La conferenza (in ebraico) sul sito dell’Accademia della Lingua Ebraica:

http://hebrew-academy.huji.ac.il

Si veda anche (in inglese):

Earliest Semitic Text Revealed In Egyptian Pyramid Inscription

http://www.sciencedaily.com/releases/2007/01/070129100250.htm

Ancient Semitic Snake Spells Deciphered in Egyptian Pyramid

http://news.nationalgeographic.com/news/2007/02/070205-snake-spells.html