Applicare pienamente la risoluzione Onu 1701

Lo hanno ribadito i ministri degli esteri Tzipi Livni e Franco Frattini in visita al confine con il Libano

image_2178“Ho portato qui il ministro Frattini perché potesse vedere con i suoi occhi la situazione nel sud del Libano”. Lo ha detto martedì il ministro degli esteri e vice primo ministro israeliano Tzipi Livni durante un tour nel nord di Israele, e in particolare nella zona del Monte Dov (a ridosso del confine con il Libano), in compagnia del ministro degli esteri italiano Franco Frattini, in visita in Israele.
L’Italia, ha ricordato la Livni, svolge un ruolo molto importante come una delle principali forze nelle truppe multinazionali Unifil nel sud del Libano. “Ho voluto mettere bene in chiaro – ha poi aggiunto il ministro israeliano – che il riarmo di Hezbollah attraverso la frontiera fra Siria e Libano deve cessare. Hezbollah deve essere disarmato. Oggi [dopo l’accordo di scambio fra Israele e Hezbollah] si presenta l’occasione di farlo, e non dobbiamo lasciacela sfuggire. Se non lo facciamo adesso, più tardi sarà molto più difficile. L’Unifil è schierata nel Libano meridionale e la situazione sul campo è cambiata [rispetto a due anni fa], ma è dovere della comunità internazionale insistere per la piena applicazione della risoluzione 1701”.
La risoluzione 1701 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu l’11 agosto 2006 – oltre alla piena sovranità del governo libanese su tutto il suo territorio fino al confine con Israele, al disarmo di tutte le milizie libanesi e alla cessazione di ogni traffico illegale di armi – prescriveva anche il “rilascio incondizionato dei soldati israeliani presi in ostaggio” da Hezbollah, cosa per ottenere la quale Gerusalemme sta invece pagando un pesante riscatto nel quadro dell’accordo di scambio con la milizia jihadista libanese: il che già di per sé costituisce una violazione della risoluzione.
“Non è tollerabile una situazione che vede un’organizzazione terrorista far parte a pieno titolo di un governo percepito come legittimo – ha continuato Tzipi Livni – Nel momento stesso in cui sostiene di essere partner nella coalizione del governo libanese, Hezbollah deve spiegare ai libanesi che vivono in questi villaggi perché abbiano dovuto pagare i prezzi che Hezbollah ha loro imposto. E nelle prossime settimane, quando verrà completato, come mi auguro, lo scambio concordato, dovranno spiegarglielo di nuovo. Hezbollah non rappresenta gli interessi della popolazione del Libano”.
“La piena applicazione della 1701 – ha dichiarato il ministro Frattini – è la sola soluzione e l’opzione migliore per risolvere i problemi in quest’area. Mi auguro, adesso che in Libano viene riunito un nuovo governo, che sia possibile parlarne con esso”.

(Da: Israeli Foreign Minister’s Bureau, Israele.net, 9.07.08)

Nella foto in alto: I ministri Tzipi Livni e Franco Frattini al confine con il Libano