Approfittano del disimpegno

Gli Hezbollah dicono ai palestinesi: se non sparate voi, lo faremo noi.

image_765Hezbollah sta sfruttando il fatto che Israele è concentrato nel previsto disimpegno dalla striscia di Gaza e parte della Cisgiordania settentrionale per imprimere una escalation di violenza lungo il confine fra Israele e Libano. Lo afferma il prof. Eyal Ziser dell’Università di Tel Aviv. “Il disimpegno – dice Ziser – offrirà a Hezbollah un comodo scenario per i suoi attacchi, ma non produrrà un’escalation generalizzata. Il ritiro non muterà la possizione strategia diIsraele rispetto a Hezbollah”.
Secondo il prof. Mordechai Keidar, dell’Università Bar-Ilan, Hezbollah sta aumentando i suoi sforzi contro Israele perché si sente minacciato dai cambiamenti interni in Libano. “Hezbollah si sente minacciato dalla vittoria elettorale di Saad Hariri, per questo punta le sue armi contro Israele – dice Keidar – Ora che le elezioni libanesi sono finite, Hezbollah cerca di ribadire l’idea che sarebbe ancora necessario che resti armato contro Israele, benché tema la pressante richiesta che giunge da soggetti internazionali che chiedono che il gruppo venga disarmato in conformità con quanto previsto dalla risoluzione Onu 1559”.
Secondo Keidar, il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah sta cercando un modo per attaccare Israele e nello stesso tempo evitare un’invasione israeliana del Libano. “Vuole mostrare che Israele resta una minaccia per il Libano e che lui è il solo che può fronteggiarla – spiega il professore – Se i siriani fossero ancora lì in forze, si sarebbe forse potuto esigere da loro che disarmassero Hezbollah. Ma ora che se ne sono andati, non c’è nessuno che sia in grado di farlo. Hezbollah non cederà la armi, soprattutto finché gli sciiti si sentono sotto-rappresentanti nel parlamento libanese dove detengono una trentina di seggi su 128 nonostante il fatto che essi siano circa la metà della popolazione. In generale, mi fa paura il giorno in cui Nasrallah approfitterà del grande potere che detiene sulla scena politica libanese”.
Secondo Keidar, Hezbollah si oppone all’intenzione dell’Autorità Palestinese di lasciare che Israele si ritiri da Gaza nella calma. “Gli Hezbollah – spiega – dicono ai palestinesi: se non sparate voi, lo faremo noi. Voi potete anche tradire la jihad, ma noi non la tradiremo. La mia opinione è che gli Hezbollah tenteranno di colpire Israele durante il disimpegno per carcerare di rappresentare Israele come un paese che si ritira, ancora una volta, sotto il fuoco nemico”.

(Da: YnetNews, 29.06.05)