Araba, cristiana, israeliana, fiera di difendere il suo paese e la sua casa

In aumento il numero di cittadini arabi cristiani che si arruolano volontari nelle Forze di Difesa israeliane. VIDEO

Monna Liza, araba israeliana cristiana originaria di Haifa

Monna Liza, araba israeliana cristiana originaria di Haifa

Monna Liza, questo il suo nome, è un ufficiale arabo-cristiana delle Forze di Difesa israeliane, originaria di Haifa, che ha recentemente pubblicato un video su YouTube dove esprime la sua posizione a favore degli arabi che prestano servizio nelle forze israeliane. “Mi sono arruolata – dice – perché io sono una parte inseparabile d’Israele. Sono venuta qui per servire il mio paese e la mia casa. Sarei disposta a sacrificare la vita per difendere lo Stato di Israele e i suoi cittadini”. Liza è molto fiera del suo lavoro all’interno delle Forze di Difesa israeliane: “Il mio compito è quello di prevenire attacchi terroristici, operazioni di contrabbando e ingressi illegali nel paese. Penso che se riesco a impedire l’introduzione di droga nel paese, io proteggo non solo la popolazione ebraica ma anche gli arabi: io difendo ogni bambino nello Stato di Israele dall’essere esposto alla droga. Se tornassi indietro di tre anni fa sceglierei la stessa unità, ma mi impegnerei per fare molto di più”.

Soldati arabi cristiani volontari nelle Forze di Difesa israeliane

Soldati arabi cristiani volontari nelle Forze di Difesa israeliane

Liza racconta d’essere cresciuta convivendo con gli abitanti ebrei d’Israele e d’aver frequentato una scuola ebraica. “All’età di 17 anni – dice – tutti ricevevano la chiamata di leva, e io no. Ho detto a mia madre: mamma, mi voglio arruolare. Avevo sentito che molti arabi beduini si arruolano nell’esercito per servire il paese anche se per loro non è obbligatorio. Così ho pensato che forse le Forze di Difesa israeliane avrebbero accettato anche me”. Fu così che avviò la pratica per arruolarsi. “Sono andata al centro arruolamento e uno dei comandanti che vi erano in servizio era un arabo druso”, una persona che si sarebbe rivelata fonte di sostegno e incoraggiamento durante il suo iter d’arruolamento. La famiglia di Liza è molto orgogliosa e anche la madre compare nel video su YouTube, dove incoraggia tutti i giovani arabi a servire nelle Forze di Difesa israeliane, sottolineando che l’esercito israeliano è come una università. E dice: “Questo è il nostro paese, questa è la nostra casa. Qui viviamo e qui moriremo”.

Tanus Eid, il primo ufficiale cristiano nel reparto munizioni

Monna Liza non è l’unico soldato cristiano che serve con orgoglio lo Stato di Israele. Il tenente Tanus Eid, il primo ufficiale cristiano nel reparto munizioni, ha detto al blog delle Forze di Difesa israeliane: “Israele è il mio paese. Sono nato e cresciuto qui. Ho gli stessi diritti di tutti gli altri, quindi perché non servire nell’esercito come tutti gli altri? Traggo benefici da questo paese, quindi devo dare il mio contributo”.

Le Forze di Difesa israeliane riferiscono di un numero crescente di arabi cristiani in servizio, numero che è raddoppiato da quando è stato fondato il Forum per l’Arruolamento dei Cristiani. Il suo presidente, padre Gabriel Nadaf, sacerdote greco-ortodosso, ha parlato ai soldati cristiani israeliani durante un evento dello scorso dicembre: “Come guida spirituale cristiana che vive in Medio Oriente – ha detto – ho capito che i diritti umani sono una cosa che non si può mai dare per scontata. Per questo sono grato all popolo ebraico e allo Stato di Israele. Credo nella cooperazione tra ebrei e cristiani e nel nostro destino comune in un paese ebraico. Credo che possiamo dare un contributo a Israele e invito tutti i cristiani ad entrare nell’esercito e aiutarci a proteggere questo paese”.

Mercoledì scorso, durante una concitata riunione della Commissione Lavoro della Knesset, la parlamentare araba israeliana Haneen Zoabi (Balad) ha violentemente attaccato l’arruolamento di arabi cristiani nelle Forze di Difesa israeliane, sino a dare del “codardo” a Shadi Halul, il rappresentante del Forum per l’Arruolamento dei Cristiani invitato per un’audizione.

Padre Gabriel Nadaf consegna un riconoscimento a un soldato arabo cristiano

Padre Gabriel Nadaf consegna un riconoscimento a un soldato arabo cristiano

“Sei un vigliacco! – ha gridato Zoabi – Vai nelle strade di Nazareth e Kfar Kana a dire quello che hai appena detto, e ti daranno la risposta che ti meriti”. L’affermazione è stata considerata una velata minaccia, e ha causato l’espulsione della parlamentare dall’aula da parte della presidenza. La scomposta reazione di Zoabi e dei suoi colleghi arabi era stata suscitata dalla proposta del parlamentare Yariv Levin di ampliare il numero dei membri del Comitato per la pari rappresentanza, in modo da includere i rappresentanti di differenti gruppi di minoranza oltre ai musulmani, come arabi cristiani, drusi e circassi. Shadi Halul ha definito Zoabi “razzista”, aggiungendo che “non si è espressa con il decoro che si addice a un membro della Knesset, ma piuttosto come un membro di un’organizzazione mafiosa”. E ha aggiunto: “Sono orgoglioso della mia Nazareth. Anche noi (arabi cristiani) abbiamo il diritto all’autodeterminazione e siamo venuti qui per essere riconosciuti”.

Alcuni mesi fa, due arabe cristiane arruolate nelle Forze di Difesa israeliane avevano detto a Channel 10 News che Zoabi non rappresenta né loro né molti altri arabi israeliani che vogliono servire nell’esercito. Una delle due aveva aggiunto: “Quelli come Zoabi dovrebbe andare a Gaza, dove sarebbero accolti a braccia aperte”.

(Da: Jerusalem on line, 5-6.2.14)

Si veda anche: “Non tollereremo minacce contro chi presta servizio civile o militare”

In arabo, con sottotitoli in inglese: