Archeologo ungherese scopre una tavola su cui è nominato il distruttore di Masada

Ma il reperto è in mano al Waqf islamico, che si oppone a ulteriori ricerche

di Nadav Shragai

image_1540Nel 73 e.v. il governatore romano della Giudea, Flavius Silva, assediò Masada con la X Legione Fretensis. Quando le mura della rocca furono abbattute dagli arieti, i romani scoprirono che i difensori della fortezza avevano appiccato il fuoco a tutte le strutture e avevano preferito il suicidio in massa alla sconfitta e alla schiavitù. Masada da allora è entrata nella mitologia ebraica, così come il nome Silva, menzionato negli scritti di Giuseppe Flavio.
Ovvio dunque che l’archeologo ungherese Tibor Grull, che studiava in Israele tre anni fa, si sia molto emozionato quando, durante una visita al Monte del Tempio di Gerusalemme, si imbattè in una tavola di pietra con un’iscrizione latina recante il nome del distruttore di Masada. Grull chiese ai funzionari del Waqf, la fondazione proprietaria dei beni religiosi musulmani, da dove venisse la tavola, ed essi spiegarono che era stata trovata nel grande scavo praticato nel Monte del Tempio nel 1999, quando fu aperta l’entrata alle cosiddette Scuderie di Salomone. L’archeologo ungherese ricevette il raro permesso di fotografare e documentare il reperto. Nell’ottobre 2005, Grull pubblicò la scoperta nella rivista del W.F. Albright Institute of Archaeological Research.
La scoperta suscitò particolare interesse in Gabi Barkai, dell’Università Bar Ilan, che da due anni fruga fra i detriti del Monte del Tempio. I detriti, in cui sono stati rinvenuti molti reperti che risalgono sino al periodo del Primo Tempio, sono stati estratti da quello scavo praticato dal personale del Waqf nella stessa zona – il lato sud-est del Monte – da cui proviene il frammento con l’iscrizione. Barkai si mise in contatto con Grull e incorporò il lavoro di Grull – che non era stato diffuso – in un ampio articolo sul progetto di ricerca sul Monte del Tempio, da pubblicare sul periodico israeliano Ariel.
Le fotografie di Grull della tavola di pietra sono state pubblicate per la prima volta su Ha’aretz. L’iscrizione monumentale di cinque righe misura 97 centimetri per 75 . Il testo risulta danneggiato. Barkai, facendo affidamento sulle osservazioni di Grull, dice che l’iscrizione potrebbe essere la dedica incisa su un arco di trionfo, e comprende la parola latina per “arco”.
“Questa è l’unica prova che abbiamo di un arco di trionfo o memoriale che i romani costruirono sul Monte del Tempio dopo la distruzione della città e del Tempio stesso – osserva Barkai – Si tratta della prima testimonianza di una ricostruzione, compiuta dall’esercito romano, subito dopo la distruzione di Gerusalemme, circa cinquant’anni prima della fondazione di Aelia Capitolina” (il nome dato dai romani alla ristrutturata città di Gerusalemme). Secondo Barkai, l’iscrizione commemora Flavius Silva, conquistatore di Masada e governatore della Giudea dal 73 all’80 e.v. Sembra che la sezione mancante dell’iscrizione menzionasse i comandanti militari romani Aspasianus e Titus. L’iscrizione menziona anche una persona finora sconosciuta chiamata Atnagorus.
Il Waqf islamico, che si oppone a scavi archeologici sul Monte del Tempio, detiene la tavola. A causa dell’opposizione del Waqf , finora sono state scavate solo zone che circondano il Monte stesso, la cittadella di David e la parte meridionale del Muro del Pianto, a sud della spianata del Muro, e la zona occidentale del Muro a nord della spianata, cioè il tunnel del Muro.

(Da:Ha’aretz, 1.11.06)

Vedi anche:
Preziosi reperti archeologici fra i detriti del Monte del Tempio

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