Assad dimostri autentica volontà di pace

Troncando con Iran, Hezbollah e ingerenze in Libano

Da un editoriale di Yediot Aharonot

image_2090Se il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha chiarito al presidente siriano Assad d’essere disposto a ritirarsi dalle Alture del Golan in cambio della pace, ha fatto bene. È un impegno che rappresenta effettivamente un alto prezzo, ma nessuno ha ancora restituito le Alture e la strada verso un accordo è ancora lunga.
D’altra parte, se la Siria vuole davvero avviare un processo diplomatico, deve mostrare segnali in questo senso, e devono essere segnali molto seri. Assad dovrebbe appoggiare l’amministrazione americana e fare ciò che fece Assad padre con Bill Clinton a Ginevra nel novembre 2000: dichiarare il proprio inequivocabile impegno a rinunciare alla guerra. Dovrebbe troncare pubblicamente i suoi legami con l’Iran. Dovrebbe lasciare in pace in Libano, permettendo che elegga finalmente il suo presidente. E dovrebbe interrompere i collegamenti fra Hezbollah e sue le fonti di finanziamento e riarmo. Solo allora Israele si convincerà che Damasco fa sul serio.
Se accadrà tutto questo, si può ben supporre che la maggioranza degli israeliani si dimostrerebbe disposta ad abbandonare le Alture del Golan (benché abbiano finora garantito la quiete su quel confine) in cambio di una pace autentica.

(Da: Yediot Aharonot, 27.04.08)

Nella foto in alto: A sinistra, il reattore nucleare nordcoerano di Yongbyon, a destra un’immagine del reattore siriano a Tibnah quando era in costruzione, prima del raid israeliano del 6 settembre 2007