Ha’aretz chiede che le forze armate aprano al pubblico la fortezza crociata di Atlit. Il forte, un raro tesoro archeologico e turistico, è situato nella base della squadra del commando navale di élite delle forze armate Flotilla 13. L’articolista conclude che “l’insistenza di Flotilla 13 nel tenere il pubblico lontano dal forte crociato che si trova sul suo terreno è discutibile.”

Il Jerusalem Post discute il dibattito sulle pensioni ai sopravvissuti dell’Olocausto, e afferma che è necessario dimostrare necessità tangibili e abolire l’abuso calcolato della categoria sopravvissuti all’Olocausto. La sfida, aggiunge l’articolista, sta nell’ “assicurarsi che i cittadini israeliani anziani realmente bisognosi siano curati ed aiutati, senza tener conto di come abbiano superato la seconda Guerra mondiale.”

Ma’ariv critica il piano di pace proposto dal Vice Primo Ministro Haim Ramon e sostiene che questo piano pone un rischio tangibile al cuore del paese e potrebbe perfino condurre alla guerra. Gli articolisti asseriscono che quel piano è stato concordato appositamente per salvare il Primo Ministro Ehud Olmert dalla sua brutta posizione agli occhi del pubblico.

Makor Rishon-Hatzofeh descrive il recente flusso di sforzi diplomatici da parte della Casa Bianca di Bush come sforzi superflui di un’amministrazione inutile. Eppure, continuano gli articolisti, il ‘campo di Oslo’ definirà qualunque sforzo del genere come un’opportunità storica su cui bisogna agire. Il Primo Ministro Ehud Olmert tace, dice il giornale, ma i suoi luogotenenti sono molto occupati a portare avanti il suo ordine del giorno.

Yediot Aharonot insiste che tutte le recenti dichiarazioni sul problema di coloro che si sottraggono alla leva fatte dal presidente Shimon Peres, che non ha fatto il servizio militare, e dal ministro della difesa Ehud Barak, sono semplicemente esibizioni politiche senza alcun piano d’azione reale.

(Da: quotidiani israeliani, 1.08.07)

3 Agosto 2007 Attualità