Croci, mezzelune e cristalli

Tutto pur di non accettare la Stella di Davide.

Da un articolo di Alan D. Abbey

image_1000Il dibattito in questi giorni a Ginevra sulla questione dell’ingresso del Magen David Adom (Stella Rossa di Davide) nel Comitato Internazionale della Croce Rossa non è altro che un classico esempio di cerimonioso antiebraismo, questa volta da parte di colti funzionari elvetici.
Naturalmente la Siria e il resto del mondo arabo (non contando i palestinesi) sono al contempo troppo furbi e troppo espliciti nei loro attacchi contro la Stella Rossa di Davide per preoccuparsi delle buone maniere della upper middle class europea.
Dopo anni e anni di mercanteggiamenti, e persino un boicottaggio finanziario da parte della Croce Rossa Americana che è costato alla società di Ginevra milioni di dollari, il Comitato Internazionale della Croce Rossa se ne è venuto fuori con una “soluzione” scombinata e contorta: non potendo permettersi di accogliere la Stella Rossa di Davide accanto a Croce e Mezzaluna (a proposito, che ne è delle famose “tre grandi religioni monoteiste”?), ha deciso di creare piuttosto un terzo simbolo, con lo stravagante nome di Cristallo Rosso (perché poi cristallo, quando è un quadrato barcollante su uno dei suoi angoli?).
Ufficialmente a disposizione di tutti, è difficile immaginare un solo paese, a parte Israele, che dovrà fare davvero ricorso al Cristallo Rosso come proprio simbolo. Perché dovrebbero farlo? Si trovano benissimo con la loro Croce e la loro Mezzaluna.
Invece la Stella Rossa di Davide dovrà usare il cristallo per essere riconosciuta e ammessa. Con una piccola concessione alla sensibilità locale, l’organizzazione potrà disegnare la propria Stella di Davide all’interno del Cristallo. Capito il concetto? La stella a sei punte pressata dentro al quadrato in bilico.
L’ultimo passo per arrivare a questo risibile compromesso è arrivato quando la Stella Rossa di Davide e la Società della Mezzaluna Rossa palestinese (anch’essa non membro del Comitato Internazionale della Croce Rossa perché non sono uno stato “ufficialmente” sovrano) hanno concordato di riconoscere i reciproci simboli e sforzi, in particolare quelli della Stella Rossa di Davide sull’altro versante della Linea Verde. Questo sì che è uno sviluppo importante e positivo, che non dovrebbe essere messo in ombra dalle stupidaggini di questa settimana a Ginevra.
L’accordo israelo-palestinese aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai benpensanti e compiti signori di Ginevra, spingendo la stampa a dare praticamente per già approvata la soluzione di compromesso del Cristallo sin da prima che iniziasse questa settimana di incontri speciali. Tutto era pronto per approvare il nuovo simbolo aggiuntivo. La Stella Rossa di Davide si era adattata alla realtà, nonostante le proteste di alcuni commentatori troppo candidi, secondo i quali si trattava di un insulto da respingere. Naturalmente i candidi hanno ragione, in effetti è un insulto. Ma naturalmente anche la Stella Rossa di Davide ha ragione. Da sessant’anni Israele è uno stato-paria per l’organizzazione globale di Ginevra, ed è ora che venga fatto entrare dalla porta principale, non importa come. Impuntarsi adesso sulle cerimonie sarebbe chiaramente la cosa sbagliata.
Ma la Siria all’ultimo momento ha gettato una patata bollente nel bel mezzo della educata sala di Ginevra. Martedì ha chiesto che alle squadre della sua Mezzaluna Rossa fosse riconosciuto il diritto di occuparsi dei “siriani” sulle Alture del Golan, accampando il precedente di israeliani e palestinesi che hanno trovato il modo di rispettare il lavoro delle reciproche organizzazioni. Insomma, un’altra scusa per votare contro l’ingresso di Israele e del suo simbolo. Al momento in cui scriviamo, la Siria è ferma su questa posizione. (Alla fine la Siria e diversi paesi arabi hanno votato contro il Cristallo Rosso)
Ma perché non risolvere la faccenda cancellando tutti i simboli e adottando per tutti soltanto il Cristallo Rosso? L’argomentazione malamente accampata dalla Croce Rossa contro la Stella Rossa di Davide è che la Croce in se stessa, a differenza della Stella, non avrebbe alcun significato religioso. Davvero? Ma quella Croce deriva dalla bandiera svizzera, la quale – come afferma lo stesso governo svizzero – nasce dal simbolo della fede cristiana usato da tribù e cantoni svizzeri più di 700 anni fa (non c’era qualche crociato in giro a quell’epoca?).
I paesi musulmani non potevano digerire la Croce Rossa, perlomeno non più di quanto anni dopo avrebbe fatto Israele. E così il mondo arabo, guidato dall’Impero Ottomano, sin dall’inizio del XX secolo ha adottato il simbolo della Mezzaluna Rossa (fonte di queste informazioni: il sito web della stessa Croce Rossa).
Dunque? Se la Croce è insopportabile per qualcuno, e la Mezzaluna è insopportabile per qualcun altro, e la Stella di Davide è insopportabile per quasi tutti, perché non trovare un vero nuovo simbolo neutrale valido per tutti? Si metta quel cristallo ballerino sulle ambulanze di tutti: se non altro sarebbe un chiaro segno di questi tempi agitati.

(Da: YnetNews, 8.12.05)