Damasco non rinuncerà all’alleanza con l’Iran nemmeno in cambio del Golan

Lo afferma Samir Taqi, uomo di fiducia di Assad

image_2094La Siria non troncherà i suoi legami con Iran e Hezbollah neanche nel quadro di un eventuale accordo di pace con Israele in cambio del Golan. Lo ha dichiarato martedì Samir Taqi, inviato di Damasco in Turchia, vale a dire il funzionario che recentemente ha trasmesso al presidente siriano Bashar Assad il messaggio consegnato ai turchi dal primo ministro israeliano Ehud Olmert circa la disponibilità di Israele a tornare al tavolo negoziale.
“E’ ingenuo pensare che la Siria possa comportarsi in modo folle trascurando o abbandonando la sua alleanza strategica con l’Iran e con Hezbollah – ha detto l’alto rappresentante e consigliere di Assad – Un’alleanza che non si limita al conflitto arabo-israeliano, ma riguarda anche altre questioni geopolitiche decisive. Si tratta di un sodalizio destinato a durare sul lungo periodo”.
Parlando alla tv di Hezbollah ‘al-Manar, Taqi ha spiegato che cosa ha spinto Assad ha rendere di pubblico dominio le aperture israeliane. Secondo lui, la mossa risponde agli interessi della Siria dal momento che rafforza le rivendicazioni di Damasco sul Golan; il che era anche l’obiettivo che stava dietro alla decisione di Assad di mandare un suo rappresentante alla conferenza di pace di Annapolis, lo scorso novembre (osteggiata dall’Iran).
Il recente scambio di messaggi fra Israele e Siria ha suscitato molta agitazione in Iran, spingendo Damasco a lanciare verso Tehran segnali tranquillizzanti, comprese le rassicurazioni ribadite nell’intervista di Taqi alla tv al-Manar.
Secondo Taqi, chi veramente destabilizza sarebbe Washington, che non sarebbe interessata alla calma e continua a lanciare minacce verso l’Iran.
Meno di una settimana fa Assad aveva confermato a un giornale del Qatar che Olmert ha effettivamente espresso la disponibilità a ritirarsi dalle Alture del Golan in cambio della pace con la Siria. Fonti diplomatiche a Gerusalemme avevano affermato che i siriani, quando dicono che Gerusalemme è disposta a ritirarsi dal Golan in cambio della pace non dicono in realtà nulla di nuovo, ma dicono solo mezza verità: “Damasco – avevano spiegato le fonti – dimentica di dire quello che la Siria da parte sua dovrebbe fare per la pace: Israele ha messo in chiaro che, in qualunque accordo di pace, la Siria dovrebbe troncare il suo appoggio a Hamas e Hezbollah e distanziarsi dall’Iran”.
Sempre martedì scorso, durante la sua visita negli Stati Uniti, il ministro israeliano Shaul Mofaz ha messo in guardia contro un’eventuale cessione del Golan alla Siria. “Come è già avvenuto nel Libano meridionale e nella striscia di Gaza – ha spiegato Mofaz – gli iraniani si installerebbero anche sul Golan, un altopiano di enorme valore strategico” per la difesa di Israele.

(Da: Ha’aretz, YnetNews, 30.04.08)

Nella foto in alto: Un poster inneggia all’alleanza tra il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, il presidente siriano Bashar e-Assad e il segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah