Documentare e conservare l’arte ebraica italiana in formato digitale

Prosegue il progetto promosso dagli Amici dell’Università di Gerusalemme, grazie anche a un contributo 8 per mille dell’Unione delle Comunità Ebraiche

Dettaglio della porta di Aron della Torah, 1847

L’Università di Gerusalemme ha intrapreso da tempo una vasta ricerca in tutte le regioni della Diaspora con lo scopo di inventariare, catalogare e documentare anche fotograficamente le testimonianze d’arte ebraica in molti paesi, con l’obiettivo di censirle in vista di pubblicazione, salvaguardia ed eventuale restauro.

In Italia il progetto è promosso dall’Associazione Italiana Amici dell’Università di Gerusalemme e ha preso le mosse dal Piemonte con due missioni di ricerca nel 2004 e nel 2008, per passare poi all’Emilia Romagna.

Un’équipe di ricercatori si è infatti appositamente recata di recente in Emilia Romagna, dove ha completato la descrizione dettagliata dei beni culturali, rituali e sinagogali a partire da quelli custoditi dalle Comunità Ebraiche e da vari enti della zona, arrivando fino a quelli che sono ancora inesplorati (come, ad esempio, sinagoghe di famiglia, frammenti di manoscritti ecc.).

Il lavoro prosegue ora, grazie anche a un contributo dei fondi “8 per mille” dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con l’analisi e la catalogazione del materiale documentato.

I risultati delle ricerche verranno successivamente pubblicati.

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