Dodicenne israeliana sconfigge 20 avversari (a scacchi)

La performance si è svolta durante il Campionato Internazionale di Scacchi in Israele, svolto per la prima volta nella cittadina mista arabo-ebraica di Ma'alot-Tarshiha, in Galilea

image_1976Migliaia di appassionati di scacchi di tutto il mondo la settimana scorsa hanno imparato qualcosa di nuovo. I giochi del Campionato Internazionale di Scacchi in Israele sono stati trasmessi sui internet direttamente dal centro comunitario a Ma’alot-Tarshiha. Ma gli appassionati di scacchi nel mondo non hanno visto i panorami della Galilea, perché e telecamere erano puntate soprattutto sulle scacchiere dove si muovevamo i pezzi bianchi e neri. Ma gli organizzatori hanno osservato con soddisfazione che la prestigiosa competizione ha portato la città all’attenzione di tutto il mondo.
Rami Tal, organizzatore del torneo per la Federazione Israeliana Scacchi, negli ultimi giorni non nascondeva la sua gioia per il fatto che la competizione internazionale avesse luogo in una zona fuori mano. Tal racconta che l’ultimo torneo di questo genere fu tenuto in Israele quindici anni fa. “Siamo abituati ai tornei internazionali che si svolgono nel centro del paese – spiega Tal – ma non è per caso che questa volta sia stata scelta Ma’alot-Tarshiha: il carattere tranquillo della città, a differenza dalle grandi città nel centro del paese, è adatto alla natura del gioco. E chiunque abbia seguito il torneo su internet ha anche appreso dove si svolgeva: una città della Galilea occidentale dove coabitano ebrei ed arabi”.
Anche il Comune di Ma’alot-Tarshiha e il Ministero della Scienza, Cultura e Sport hanno aiutato ad organizzare il torneo.
E così si scopre che Ma’alot-Tarshiha ospita anche altri tornei internazionali. “Quest’anno la città ha ospitato per la terza volta un torneo internazionale di scherma – dice il sindaco Shlomo Buhbut – e spero che anche il campionato internazionale di scacchi diventi una tradizione. Certo, non è un gioco che attiri grandi folle come il calcio, ma è qualcosa che ci mette sulla mappa internazionale. Alcuni dei partecipanti al torneo di scacchi sono rimasti molto colpiti dallo scenario della zona e così tutto si tiene: un gioco di intelligenza e pensiero, conoscenza della coesistenza tra ebrei e arabi, e la periferia del paese portata in rete a molti navigatori attraverso gli scacchi”.
Il comune di Ma’alot-Tarshiha sta già pensando di trasformare questo torneo in una tradizione. Da un lato non è terribilmente costoso. Dall’altro, serve a dare grande visibilità alla città.
L’avvenimento ufficiale più importante del torneo ha avuto luogo martedì con una lunga serie di partite giocate da campioni provenienti da Israele, Ucraina, Polonia e Germania. Allo stesso tempo, decine di ebrei e di arabi partecipavano alla competizione di Galilea, che offriva premi per un valore di 20.000 dollari.
Ma l’avvenimento che ha richiamato maggiore attenzione è stata una partita simultanea tra una dodicenne israeliana, Marsel Efroimski, e 20 scacchisti seduti uno accanto all’altro che aspettavano ansiosamente le rapide mosse della ragazzina. Efroimski, figlia di immigranti dell’ex Unione Sovietica, vive a Kfar Sava e frequenta la scuola media. Dice che gioca a scacchi dall’età di 8 anni. La sua ispirazione e influenza principale sono stati suo padre e suo nonno. “Gli scacchi richiedono di pensare molto – dice Efroimski – So che non è un gioco che attira le masse, ma è un gioco molto interessante e a Ma’alot-Tarshiha c’erano persone veramente interessate che sono venute ad assistere alle partite o a partecipare”.
I 20 coraggiosi giocatori non avevano molte possibilità contro la ragazza, che in novembre è stata incoronata campionessa mondiale di scacchi per la categoria femminile under-12 al campionato che si è svolto in Turchia. Il titolo le è valso un invito a ricevere le congratulazioni del presidente Shimon Peres.
Entro un’ora dall’inizio delle partite di scacchi al centro comunitario di Ma’alot-Tarshiha, Efroimski, che è rimasta in piedi tutto il tempo, correndo da una scacchiera all’altra, aveva già totalizzato 20 vittorie.

(Da: Ha’aretz, 17.01.08)

Nell’immagine in alto: il logo della Federazione Scacchistica Israeliana