Drastico aumento dei palestinesi uccisi da palestinesi

Diffusi i dati 2006 della Commissione Indipendente Palestinese per i Diritti Civili

image_1485Secondo dati resi pubblici lunedì scorso dalla Palestinian Independent Commission for Citizens’ Rights (Commissione indipendente palestinese per i diritti dei cittadini), lo stato di anarchia e illegalità che imperversano nei territori palestinesi di Cisgiordania e striscia di Gaza è costato la vita a più di 300 palestinesi solo dall’inizio del 2006.
Per l’esattezza, dai dati emerge che nei primi undici mesi di quest’anno 332 palestinesi sono stati uccisi da altri palestinesi nelle aree sotto giurisdizione dell’Autorità Palestinese, marcando un aumento del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La maggior parte delle vittime di quest’anno riguardano la striscia di Gaza (236), le altre la Cisgiordania.
Nel 2004, sempre secondo i dati della commissione, i palestinesi uccisi nel quadro di scontri interni e azioni criminali erano stati 93. Nel 2005 la cifra era salita a 176.
Circa le vittime di quest’anno, l’organismo palestinese ha registrato 41 persone ammazzate per motivi politici e 88 nel quadro di faide di clan. I rimanenti sono stati uccisi in circostanze diverse che vanno dalla rapina a mano armata, alla vendetta personale, fino al cattivo uso di armi da fuoco.
Complessivamente quest’anno i dati mostrano una media di 26 palestinesi uccisi ogni mese nel quadro di scontri interni e azioni criminali, contro la media di 15 al mese registrata l’anno scorso.
Il numero di donne palestinesi assassinate dai parenti per motivi “d’onore” è leggermente aumentato nel 2006, con 27 casi documentati finora fra Cisgiordania e striscia di Gaza contro i 26 dell’anno 2005.
Anche bambini palestinesi sono rimasti vittime della violenza che dilaga nell’anarchia. Sempre nei primi undici mesi di quest’anno la commissione palestinese ha registrato almeno 33 casi di bambini uccisi, contro i 28 dell’anno scorso.
I dati raccolti dalla Palestinian Independent Commission for Citizens’ Rights rivelano inoltre che nel 95% dei casi le uccisioni di palestinesi ad opera di altri palesatine sono avvenute per mezzo di armi da fuoco o esplosivi.
Infine, l’ente palestinese ha documentato decine di casi di assalti armati contro varie istituzioni come tribunali, università, scuole superiori, municipalità e sedi giornalistiche.

(Da: Jerusalem Post, 4.12.06)