Dubbi sullautenticità del filmato sulla spiaggia di Gaza

Li solleva un quotidiano tedesco.

image_1262Mentre alcuni quotidiani britannici pubblicavano sabato dei servizi tesi a contraddire i risultati dell’inchiesta israeliana sulla tragica morte poco più di una settimana fa di sette civili palestinesi sulla spiaggia di Gaza, un quotidiano tedesco ha pubblicato un articolo dove vengono invece sollevati una serie di dubbi sull’autenticità delle immagini riprese immediatamente dopo l’incidente, diventate famose in tutto il mondo.
Scrive infatti il Süddeutsche Zeitung che le immagini filmate da Zakaria Abu Irbad, un cameraman 36enne che opera per conto dell’agenzia stampa palestinese Ramattan, non sarebbero compatibili con la versione sostenuta dalle fonti palestinesi secondo cui i morti sarebbero stati causati da colpi d’artiglieria israeliani, e fanno anzi sorgere dubbi sulla loro autenticità.
Irbad fu il primo giornalista a giungere sulla scena della strage e l’agenzia Ramattan ha venduto a tutti i principali broadcaster le immagini della ragazzina Hadil che si dispera sulla spiaggia accanto al corpo del padre.
Il quotidiano tedesco dice che in un filmato della spiaggia ripreso al momento dell’incidente da un “drone” (aereo spia telecomandato) delle Forze di Difesa israeliane si possono vedere cinque crateri da colpi d’artiglieria, ma si vede anche della gente a 250 metri di distanza. Secondo il giornale, è strano che, se le bombe fossero appena esplose a soli 250 metri dal punto della spiaggia dove sono riunite famiglie palestinesi, non si veda nessuno che corre via spaventato né alcuna scena di panico.
Irbad ha detto al giornale d’aver saputo dell’attacco da personale paramedico, che lo ha poi accompagnato sul posto. Ma nel suo filmato non si vedono paramedici, facendo sorgere il sospetto che egli sia arrivato sulla scena prima di loro. Ma – si chiede il quotidiano – se Irbad è arrivato prima, come mai quasi tutti i corpi erano già coperti da lenzuola? Chi era stato lì prima di lui a coprire i corpi?
Il giornale mette anche in dubbio il racconto di Irbad quando dice che la ragazzina Hadil non è rimasta ferita perché era in acqua al momento dell’esplosione. Ma nel suo filmato la si vede perfettamente asciutta e vestita.
Un altro interrogativo sollevato dal Süddeutsche Zeitung riguarda l’inquadratura di un uomo con un fucile, vicino al corpo del padre di Hadil. Dice il giornale che, in una inquadrature precedente, lo stesso uomo appare disteso sulla spiaggia fra i feriti.
Il filmato mostra successivamente dei paramedici in divisa verde e una decina di uomini con la barba che cercano prove e indizi. Il giornale si chiede se questi uomini siano di Hamas, e si domanda come mai siano così occupati a raccogliere prove anziché soccorrere i feriti. Forse uomini di Hamas hanno occultato delle prove dalla scena, come sostenuto da testimoni intervistati da reporter israeliani?
Il quotidiano tedesco dice che Irbad ha si è sottratto alla maggior parte delle domande che gli sono state poste. Alla domanda come mai non abbia cercare di tranquillizzare Hadil anziché filmarla, ha risposto: “Lei mi ha chiesto di filmarla, voleva essere vista vicina al padre per mostrare al mondo il crimine commesso da Israele”.
Si domanda il Süddeutsche Zeitung: “Dobbiamo credere che una ragazzina di dieci anni, che ha appena visto morire il padre, abbia dato istruzioni di regia al cameraman?”

(Da: YnetNews, 18.06.06)