Due film israeliani al festival del cinema gay di Torino

Per la prima volta nella giuria anche un critico israeliano.

image_1174Il festival internazionale del cinema gay, che inizia giovedì a Torino e dura otto giorni, ospita quest’anno due film israeliani in concorso.
Il festival, considerato una delle piattaforme maggiori per il cinema gay e lesbico, presenterà il documentario “Say Amen!” del regista David Deri, oltre al cortometraggio di Maya Kenig “Top of the World”.
Quest’anno,nella serata di apertura del festival verrà presentato il film di Chris Columbus “Rent”, basato sul popolarissimo musical americano. L’ospite d’onore del festival è l’attrice francese Jeanne Moreau, che sarà presente alla proiezione del nuovo film del regista Francois Ozon “Time to leave” (“Le temps qui reste”) di cui è la protagonista. Il film tratta della relazione speciale tra un nipote affetto da una malattia incurabile e sua nonna. Il film apparirà anche al festival del cinema francese che si terrà in maggio nelle cineteche in Israele.
La giuria del concorso ufficiale del festival comprenderà quest’anno, per la prima volta da che è stato inaugurato ventun anni fa, un rappresentante israeliano, Goel Pinto, critico cinematografico del giornale Ha’aretz. Pinto ritiene che l’invito a far parte della giuria del concorso sia un risultato del continuo successo del cinema israeliano in questo festival.
Negli ultimi quattro anni, i film israeliani hanno vinto parecchi riconoscimenti nei concorsi ufficiali del festival. Tra questi, “It kinda Scares Me” di Tomer Heymann, che ha vinto il premio per il miglior documentario nel 2002; “Yossi and Jagger” di Eytan Fox, positivamente segnalato nel 2003; “Round Trip” di Shahar Rozen e “Send Me an Angel” di Nir Ne’eman, che hanno vinto la categoria video nel 2004, e “Walk on Water” di Fox, che ha vinto il premio del pubblico nello stesso anno. L’anno scorso, il film di Adi Barash e Ruthie Shatz “Garden” ha vinto il premio come miglior documentario. Il premio del pubblico è stato assegnato al film “Keep not silent-Ortho Dykes” di Ilil Alexander.

(Da: YnetNews, 17.04.06)