Fratelli autistici

Una ricerca dell’Università di Gerusalemme getta nuova luce sui problemi di sviluppo dei fratelli di bambini autistici

image_1715I fratelli minori dei bambini affetti da autismo rischiano di soffrire di un ritardo nello sviluppo verbale, cognitivo e motorio nell’infanzia. Questa scoperta è il risultato di un progetto di ricerca condotto da uno staff guidato da Nurit Yirmiya, Yifat Gamliel dell’Università di Gerusalemme e Marian Sigman dell’UCLA (University of California, Los Angeles).
La ricerca ha portato alla scoperta che in alcuni fratelli di bambini affetti da autismo – in un’età che varia da quattordici mesi a due anni e mezzo – è stato diagnosticato un ritardo nello sviluppo verbale, cognitivo e motorio. Dopo l’età di quattro anni e mezzo, la maggioranza di quei bambini riusciva a chiudere il gap tra il loro sviluppo e quello di altri bambini della stessa età con fratelli dotati di sviluppo normale, eccettuato qualche piccolo ritardo nelle capacità verbali.
I risultati della ricerca sono apparsi in un numero speciale del Journal of Autism and Developmental Disorders, dedicato completamente all’argomento delle diagnosi di autismo nei bambini molto piccoli. Gli autori della ricerca hanno riferito che il 30% di quei bambini con fratelli maggiori affetti da autismo accusavano ritardi nelle tre aree studiate, contro solo il 5% in un gruppo di controllo (bambini i cui fratelli non soffrivano di autismo).
Sembra che le ragioni di questo fenomeno si possano trovare nella tendenza genetica dei bambini del primo gruppo a portare un endofenotipo dell’autismo (una caratteristica ereditaria che è normalmente associata a qualche disturbo. ma non ne è un sintomo diretto). “I fratelli di bambini affetti da autismo hanno molte probabilità di ereditare geni che provocano una debole espressione di sintomi autistici”, spiega uno dei ricercatori. Questi sintomi possono assumere la forma di capacità linguistiche ritardate, difficoltà nell’esprimere sentimenti e nello stabilire contatto visivo, e nell’interazione sociale.
Secondo i ricercatori, questi problemi non possono essere causati dai fratelli maggiori affetti da autismo. “I bambini esaminati nella ricerca avevano altri modelli di comportamento che avrebbero potuto imitare oltre a quelli dei fratelli autistici, come genitori, amici o altri membri della famiglia con cui sono frequentemente in contatto”.
La ricerca ha esaminato il comportamento di 39 bambini in Israele con fratelli affetti da autismo. La ricerca riguardava anche un gruppo di controllo formato da bambini con fratelli maggiori con sviluppo normale. I bambini di entrambi i gruppi sono stati esaminati all’età di 4 mesi, 14 mesi, 24 mesi, 36 mesi e 54 mesi. I risultati hanno dimostrato che non c’erano differenze significative tra i due gruppi all’età di 4 mesi. La maggior parte dei ritardi nello sviluppo compariva nel primo gruppo dall’età di 14 mesi fino ai quattro anni e mezzo. Successivamente la maggioranza di quelli nel gruppo con fratelli autistici riusciva a superare il gap tra loro e i bambini del gruppo di controllo, con l’eccezione di alcuni bambini che continuavano ad avere qualche difficoltà nell’espressione verbale.
Il follow-up della ricerca dovrebbe essere effettuato negli anni della scuola elementare per determinare se esistano sintomi problematici, come difficoltà di apprendimento, che talvolta si manifestano più tardi.
La prof. Yirmiya, capo della ricerca, dice che, sebbene la ricerca dimostri alcuni problemi di sviluppo nei fratelli di bambini autistici, in larga misura questi si risolvono da soli molto presto e senza alcun intervento esterno. Non è quindi chiaro se siano raccomandabili programmi di prevenzione per questi bambini, specialmente considerando il fardello che le famiglie devono già portare.

(Da: Università Ebraica, Dept. of Media Relations, 22.04.07)