Giovanni XXIII e gli ebrei

Un Convegno internazionale in Israele in omaggio al ''papa buono''

image_3727«Giovanni XXIII è stato uno dei più grandi amici del popolo ebraico». Lo scrive Baruch Tenembaum, fondatore della Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg, sul Jerusalem Post, la prestiosa testata quotidiana israeliana di lingua inglese.
Tenembaum scrive: «Il prossimo 3 giugno il mondo commemorerà il 50° anniversario della morte di un uomo straordinario: Angelo Giuseppe Roncalli, meglio conosciuto come Papa Giovanni XXIII. È un peccato che il pubblico israeliano sappia così poco su di lui, dato che è stato uno dei più grandi amici del popolo ebraico. Negli anni ’40, quando era delegato apostolico del Vaticano a Istanbul, il Cardinale Roncalli non si è risparmiato per salvare il maggior numero possible di ebrei dallo sterminio nazista. Fece azioni straordinarie per il tempo e il contesto in cui viveva per aiutare gli ebrei, allora perseguitati. Tra queste ricordiamo l’emissione di “certificati di immigrazione” in Palestina tramite il corriere diplomatico del Vaticano. Intervenne anche apertamente a favore degli ebrei slovacchi e bulgari».
A testimonianza di ciò, Tenembaum ricorda che proprio oggi [mercoledì 29 aprile] in Israele si tiene un convegno internazionale, «Omaggio alla memoria di Papa Giovanni XXIII, la Shoah, gli Ebrei e lo Stato di Israele», dove egli presiede la sessione «Roncalli e la creazione dello Stato d’Israele».
La Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg ha fra l’altro presentato al museo Yad Vashem un voluminoso dossier di documenti e prove tangibili degli atti di salvataggio compiuti da Roncalli durante la Shoah. La Fondazione ha accompagnato il fascicolo con una forte raccomandazione affinché Roncalli sia riconosciuto come Giusto tra le Nazioni. Il dossier è ancora aperto.
Alla fine di quest’anno, insieme al presidente della Fondazione Wallenberg, Eduardo Eurnekian, Tenembaum sarà a Bergamo e a Sotto il Monte (il paese natale di papa Roncalli) per assegnare una medaglia appositamente coniata a monsignor Loris Capovilla, di 97 anni. Capovilla era il segretario personale di Papa Giovanni XXIII e ha dedicato tutta la sua vita a mantenere viva l’eredità del suo amato papa.
Tenembaum, nell’articolo del Jerusalem Post, ricorda altri aspetti in parte inediti dell’impegno di Roncalli a favore degli ebrei, tanto che la città israeliana di Ashdod gli intitolerà una strada.
(Da: L’Eco di Bergamo, 29.4.13)

Per l’articolo del Jerusalem Post (in inglese):

http://www.jpost.com/Opinion/Op-Ed-Contributors/A-comforting-sense-of-deja-vu-310961

Nell’immagine in alto: Papa Giovanni XIII in un disegno di Giacomo Manzù

Un utile riferimento bibliografico:
“L’attività diplomatica di Astorre Mayer nei primi anni dello Stato” di Sergio I. Minerbi, in: “Per ricostruire e ricostruirsi. Astorre Mayer e la rinascita ebraica tra Italia e Israele”, FrancoAngeli, Milano, 2010, pagg. 17-38 (per informazioni rivolgersi a: Associazione Italiana Amici dell’Università di Gerusalemme aug.it@tiscalinet.it).