Hamas ammette: “La barriera ostacola gli attentati”

Il vice presidente del Politburo rivendica apertamente l’appoggio di Hamas al terrorismo

image_1728Durante una visita in Egitto lo scorso primo giugno Moussa Abu Marzouq, vice presidente dell’Ufficio Politico di Hamas, si è inconrato con un gruppo di intellettuali e politici egiziani. L’incontro, ospitato dalla Arab Doctors’ Union, è durato circa due ore e aveva lo scopo di “gettare luce su quanto accade sulla scena palestinese”. Durante l’incontro Moussa Abu Marzouq ha risposto alle domande del pubblico. Un resoconto del dibattito è stato pubblicato sul sito web della Fratellanza Islamica egiziana, della quale Hamas è la derivazione palestinese (articolo firmato il 2 giugno da Abd al-Muizz Muhammad e Ikhwan Online).
Nel corso del dibattito, Hamas è stata attaccata per il calo del numero di attentati terroristici (“lotta armata”) dopo la sua salita al potere e per la mancanza di contributi alla “resistenza” da parte del governo guidato da Hamas. Abu Marzouq ha reagito alle accuse sostenendo che, in realtà, le cose stanno esattamente al contrario. “E’ la prima volta dopo gli accordi di Oslo – ha detto – che un governo palestinese appoggia la lotta armata, non ne persegue i militanti, non li arresta e non ostacola le loro attività”.
Abu Marzouq ha anche vantato la buona “qualità” degli attacchi terroristici perpetrati all’interno della “entità sionista” (Israele) durante il governo Hamas, compreso quello che ha portato al sequestro del “soldato sionista” (Gilad Shalit).
Nel quadro delle critiche di cui è stato fatto oggetto, ad Moussa Abu Marzouq è stato chiesto conto del calo di attentati suicidi ( al-‘amaliyyat al-istishhadiyya) durante il governo Hamas. Nella sua replica, Abu Marzouq ha ammesso che realizzare “questi attacchi è più difficile a causa della barriera di sicurezza (Al-Jidar al-‘Azel) e dei valichi controllati che circondano gli abitanti della Cisgiordania”.
Vale la pena ricordare che già l’anno scorso, in un’intervista televisiva dell’11 novembre 2006, il leader della Jihad Islamica Palestinese Ramadan Abdallah Shalah aveva ammesso che la barriera di sicurezza costruita da Israele costituisce un ostacolo alla “lotta armata” delle organizzazioni terroristiche e che le cose sarebbero assai diverse se tale barriera non fosse lì dov’è.

(Da: www.intelligence.org.il, 7.06.07)

Nell’immagine in alto: Il sito web con le parole del vice presidente del Politburo di Hamas.