Hezbollah: L’Iran dirige i nostri lanci di missili su Israele

Il vicecapo dei jihadisti libanesi ammette che ogni attivita' e' guidata da Tehran

image_1690“Tutte le politiche e le attività di Hezbollah sono coordinate con la dirigenza dell’Iran, compresi i lanci di missili sulla popolazione israeliana per i quali è necessaria la diretta approvazione iraniana”. Lo ha detto Naim Kassem, vice capo di Hezbollah, in un’intervista televisiva in arabo. “Anche quando si tratta di lanciare razzi sui civili israeliani – ha aggiunto – quella decisione richiede un permesso di principio da parte del al-wali al-faqih (giureconsulto in carica)”. Secondo l’Information and Terrorism Center del Centro Israeliano di Studi Speciali, che domenica ha diffuso il testo dell’intervista, giureconsulto in carica è il titolo del Supremo Ayatollah iraniano Ali Khamenei.
Nell’intervista, concessa il mese scorso ad Al-Kawthar, il canale in lingua araba della tv iraniana, Kassem dice che l’autorità di Khamenei è cruciale per tutte le operazioni di Hezbollah. “Hezbollah – ha spiegato – ha fatto e continua a fare affidamento sui pronunciamenti di (Khamenei) per la nostra posizione religiosa, che ha a che fare con le nostre attività in generale e con le attività di jihad in particolare. Il giureconsulto in carica è quello che permette e che proibisce”.
Il capo Hezbollah ha detto che Khamenei approva anche gli attacchi terroristici suicidi. “Noi chiediamo, riceviamo le risposte e poi le applichiamo. Questo vale anche per gli atti di suicidio in nome di Allah: nessuno può uccidere se stesso senza un pronunciamento giurisprudenziale (di Khamenei)”.
Durante la guerra di Israele in Libano, la scorsa estate, Hezbollah lanciò più di tremila razzi sui centri abitati dalla popolazione civile israeliana, uccidendo 43 civili e ferendone migliaia. All’epoca circolarono molte notizie, tutte smentite da Hezbollah, circa la presenza di ufficiali iraniani operativi in Libano per aiutare I terroristi jihadisti.
Le dichiarazioni di Kassem giungono nel momento in cui le fonti della difesa israeliana affermano che Hezbollah è più forte oggi di quanto fosse prima della guerra della scorsa estate. Secondo queste fonti Hezbollah, aiutato dall’Iran, sta attrezzandosi per un nuovo conflitto con Israele. In un’intervista sabato scorso alla tv al-Jazeera, lo stesso Kassem aveva detto che il suo gruppo ha ricostruito le milizie ed è di nuovo pronto a combattere. “Abbiamo nuovi piani – ha detto – E abbiamo completato il nostro lavoro si base per preparare i nostri uomini e il nostro territorio in modo da essere pronti ad affrontare Israele”.
Secondo un alto funzionario libanese, Hezbollah si sta riarmando a ritmo accelerato. “Tutto ciò che Hezbollah aveva ottenuto in sei anni, dopo il ritiro israeliano dal Libano sud, oggi è riuscito a ottenerlo in soli sei mesi”, ha detto il funzionario alla radio israeliana Galei Tzahal. E ha aggiunto: “Hezbollah ha rinnovato il suo arsenale missilistico e ha costruito nuovi bunker di cemento a nord del fiume Litani e sul confine orientale del Libano”.
La risoluzione Onu 1701, approvata alla fine dei combattimenti lo scorso agosto, prevedeva che Hezbollah cessasse completamente di riarmarsi. Prevedeva anche il rilascio incondizionato dei due soldati israeliani Eldad Regev e Ehud Goldwasser, sequestrati da Hezbollah su suolo israeliano il 12 luglio e tutt’ora ostaggi nelle mani dei terroristi jihadisti.

(Da: YnetNews, 6-7.05.07)

Nella mappa in alto: Località civili israeliane colpite da missili Hezbollah tra il 12 luglio e il 12 agosto 2006