I media palestinesi celebrano i terroristi di Beer Sheva

Il quotidiano ufficiale dellAP ha subito riconosciuto lo status di shahid (martire) ai due assassini.

image_343“Mentre alcuni esponenti dell’Autorità Palestinese hanno diffuso tiepide parole di condanna del doppio attentato terroristico a Be’er Sheva, i mass-media dell’Autorità Palestinese si sono comportati in modo assai diverso”.
Lo scrivono Itamar Marcus e Barbara Crook sull’ultimo numero del Bollettino di Palestinian Media Watch. E spiegano: “Il quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese ha subito riconosciuto lo status di “shahid” (martire) ai due terroristi suicidi che martedì hanno assassinato 16 innocenti su due autobus di linea nella città israeliana. Conseguire la “shahada” (martirio per la fede) è uno dei più nobili adempimenti secondo l’insegnamento tradizionale islamico. La definizione dei due assassini come “shahid” appariva sin dalla frase d’apertura negli articoli di prima pagina del giorno successivo alla strage”.
“Altrettanto sorprendente – continuano i due studiosi – il comportamento della televisione dell’Autorità Palestinese. Tutti e tre i telegiornali in arabo non hanno fatto alcun riferimento al doppio attentato, mentre il telegiornale in inglese, rivolto a spettatori e giornalisti stranieri, ne ha parlato accompagnandolo con le espressioni di condanna dell’Autorità Palestinese. Da notare che tale condanna è stata motivata unicamente dal fatto che gli attentati nuocciono ‘all’interesse nazionale palestinese’, in quanto darebbero a Israele ‘il pretesto per continuare la sua aggressione militare contro il popolo palestinese e i suoi luoghi santi’.”

(Da: www.pmw.org.il, 1.09.04)

Nella foto in alto: un bambino palestinese, abbigliato da terrorista, esibito dai famigliari ai “festeggiamenti” per la strage di Be’er Sheva.