Il nodo dellatomica iraniana

Qui non si tratta di affermare astratti principi di giustizia, ma di garantire un minimo di pace e stabilità in Medio Oriente e nel mondo.

Da un editoriale di Ha'aretz

image_360Qui non si tratta di affermare degli astratti principi di giustizia, ma di garantire un minimo di pace e stabilità in Medio Oriente e nel mondo. La minaccia del tutto straordinaria rappresentata dall’Iran [rispetto ad altri paesi con armi nucleari] nasce dalla particolarissima combinazione di un regime fanatico, il cui obiettivo dichiarato è diffondere la rivoluzione islamista e distruggere Israele, unito alla capacità concreta di perseguire e realizzare tale dottrina.
Anche i più accesi oppositori della politica di voluta “ambiguità nucleare” tradizionalmente perseguita dai governi israeliani devono riconoscere che Israele non l’ha mai usata neanche come una semplice minaccia, ma solo e unicamente come un generico fattore di deterrenza.
L’Iran deve seguire l’esempio degli altri quattro paesi che hanno saputo invertire la loro politica nucleare: il Kazakistan, la Bielorussia, il Sudafrica e, di recente, la Libia. Russia ed Europa, insieme alle istituzioni internazionali, devono mettere ben in chiaro con gli iraniani che questo percorso non è negoziabile, e che la questione verte soltanto su quali saranno gli strumenti da usare: lo scontro diplomatico o quello militare. Sta all’Iran scegliere.

(Da: Ha’aretz, editoriale, 14.09.04)

Nella foto in alto: La centrale nucleare iraniana di Bushehr