Il ritorno in Israele si specie estinte

I dati della Israel Nature and Parks Authority indicano che sta avendo successo lo sforzo di reintrodurre in natura specie animali scomparse da tempo dalla Terra d’Israele

image_3053Qualche decennio fa, la comparsa di animali come l’orice selvatico, il daino e il capriolo, sul suolo israeliano, dopo che erano stati dichiarati estinti in questa regione, sarebbe sembrata la fantasia di qualche naturalista romantico. Eppure i dati diffusi di recente dalla Israel Nature and Parks Authority indicano che questa “fantasia” si è trasformata in un programma concreto, che è stato attuato con successo in alcune località: questi animali sono ricomparsi in luoghi come la Galilea e il Negev. E svolgono anche un ruolo importante nel controllare l’eccesso di vegetazione in zone a rischio di incendi e nella diffusione scattering di semi nelle zone desertiche.
A fine dicembre, l’Authority dei parchi e delle riserve naturali ha tenuto una conferenza per presentare la sua attività in varie zone. Tra le altre cose, il prof. David Saltz dell’Università Ben-Gurion del Negev, ha illustrato i risultati di un progetto a lungo termine che prevede la reintroduzione in natura di specie rare di animali che un tempo vivevano in Terra d’Israele ma che poi si sono estinti. Tra questi, alcuni grandi mammiferi selvatici come il bue, il cervo e l’orice. L’Authority li ha allevati in strutture specializzate sul Carmelo (a nord) e nell’Arava (a sud) e gradualmente li ha reinseriti nella natura nell’arco di un periodo di tempo di due decenni.
Saltz sostiene che la maggior parte degli sforzi per restituire alla natura questi animali ha avuto successo. Per quanto riguarda gli onagri (asini selvatici asiatici) che sono stati reintrodotti nel Negev, oggi se ne contano circa 200 esemplari in libertà nel deserto, e si stanno moltiplicando in piena salute. Un successo parziale è stato il ritorno del bue selvatico nell’Arava. Non si tratta di imprese semplici. Saltz ricorda che progetti dello stesso genere intrapresi in paesi come l’Oman non hanno avuto successo.
Il daino è stato riportato in natura nella regione di Achziv, in Galilea, dove oggi ne vivono circa 200 esemplari. I tentativi di portare questi daini nella regione del Nahal Sorek, nelle colline di Gerusalemme, non hanno avuto successo – i daini venivano attaccati da cani randagi – e l’operazione è stata sospesa. Spiega Saltz che si sta considerando la possibilità di portarli in altre zone della Galilea, ma recentemente è giunta notizia di cani selvatici che avrebbero attaccato i daini nella zona di Achziv, che era considerata una zona sicura.
Vale la pena di menzionare che Israele sta compiendo sforzi per restituire alla natura anche specie di animali che sono sopravvissute nel paese, ma sono a rischio di estinzione. Tra queste, vi sono le aquile: circa cento aquile allevate in cattività sono state di recente liberate.

(Da: Ha’aretz, 03.01.11)

Nella foto in alto: Un orice in Israele