Il “Topolino” palestinese ucciso dai cattivi ebrei

Raccapricciante ultima puntata di una trasmissione per bambini della tv di Hamas

image_1749L’emittente di Hamas Al-Aqsa Television ha trasmesso venerdì scorso quella che è stata presentata come l’ultima puntata di una serie settimanale rivolta ai bambini in cui compariva come personaggio fisso il pupazzo Farfur, una sorta di Mickey Mouse palestinese che già lo scorso maggio aveva attirato attenzione e biasimo da tutto il mondo perché predicava apertamente ai piccoli spettatori l’odio per gli ebrei, il “martirio” per distruggere Israele e la lotta armata come mezzo per portare l’islam a dominare il mondo. Nell’ultimo sketch, Farfur viene picchiato a morte da un attore che recita la parte di un funzionario israeliano che pretende di acquistare la terra palestinese contro la sua volontà.
La scena inizia quando il nonno di Farfur affida al nipote dei documenti dicendogli che “provano che la terra è nostra”, una terra “tutta coperta di fiori, ulivi e palme”, occupata “nel 1948 dagli sporchi, criminali ebrei saccheggiatori”. Farfur chiede: “Che terra, nonno?”. Risposta: “La terra di chiama Tel Al-Rabi, ma purtroppo gli ebrei la chiamano Tel Aviv da quando l’hanno occupata”. Il nonno consegna a Farfur anche “la chiave che userai quando la terra sarà riconquistata”.
Nella scena successiva compare l’attore che interpreta la parte di un funzionario israeliano che interroga Farfur e gli dice:
“Abbiamo saputo che tuo nonno ti ha affidato le chiavi e i documenti della terra. Farfur, vogliamo comprare la tua terra, ti daremo un sacco di soldi e ci prenderemo i documenti”.
“No – risponde Farfur – noi non siamo gente che vende la propria terra a dei terroristi”.
“Farfur, dammi i documenti”, insiste l’attore.
“No, non ve li darò, non ve li darò”, grida il pupazzo.
L’attore si alza e inizia a picchiare Farfur gridando: “Dammi i documenti”.
Farfur, sotto in colpi, continua a gridare: “Non li darò a degli odiosi terroristi, a dei criminali”.
“Ci chiami terroristi – urla l’attore – e allora prendi questo, e questo, e questo“ continuando a picchiare Farfur che, fuori campo, grida ripetutamente: “Basta, basta!”.
Mentre sfumano le grida di Farfur, l’adolescente Sara, che conduce il programma da studio, commenta: “Ebbene sì, miei piccoli amici, abbiamo perduto il nostro amatissimo amico Farfur. È diventato martire difendendo la sua terra. È diventato martire per mano di criminali e assassini che uccidono bambini innocenti”.
Poco dopo è in linea, al telefono, Shaimaa, ascoltatrice di tre anni. Sara le chiede: “Hai visto che gli ebrei hanno fatto morire Farfur come un martire. Che cosa vorreste dire agli ebrei?”
La voce della bimba al telefono risponde: “Non ci piacciono gli ebrei perché sono cani (Sara annuisce). Li combatteremo”.
Sara interviene con tono sarcastico. “Ma no, Shaimaa. Gli ebrei sono buoni, gli ebrei sono nostri amici e noi giochiamo con loro, non è così?”
La piccola ascoltatrice: “Hanno ucciso Farfur!”
Sara sorride: “Hai ragione, Shaimaa, gli ebrei sono criminali e nemici, dobbiamo buttarli fuori dalla nostra terra”.
Già lo scorso maggio vari osservatori, in Israele e all’estero, avevano denunciato il programma, intitolato “I pionieri di domani”, per i suoi toni eccezionalmente violenti e ingiuriosi, tanto più essendo rivolto a un pubblico di bambini. La stessa Palestinian Broadcasting Corporation, controllata da Fatah, si era dissociata dalla trasmissione.

(Da: Jerusalem Post, www.pmw.org.il, www.memri.org, 29.06.07)

Per vedere il filmato (con sottotitoli in inglese):

http://www.memritv.org/search.asp?ACT=S9&P1=1497

http://www.pmw.org.il

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