Imboscata palestinese: uccisi due civili israeliani

Lattacco per vendicare un attentato suicida sventato sabato in Israele.

image_815Terroristi palestinesi hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco domenica mattina una coppia di israeliani di Gerusalemme mentre transitavano in auto nei pressi del confine fra Israele e striscia di Gaza.
Dov Cole, 58 anni, e sua moglie Rachel Mizrahi-Cole, di 53 anni, sono stato assassinati a freddo, e altri cinque israeliani feriti, in un’imboscata di terroristi palestinesi che hanno aperto il fuoco contro la loro auto presso il valico di Kissufim fra Israele e striscia di Gaza. I Cole stavano tornando a casa dopo aver fatto visita a loro famigliari nel villaggio israeliano Ganei Tal, nel sud della striscia di Gaza.
I terroristi hanno sparato anche sui soccorritori appena giunti sul luogo dell’imboscata, ferendo il capo della sicurezza civile di Gaza, Ami Shaked. Soldati israeliani hanno reagito al fuoco, uccidendo due terroristi.
La strada di Kissufim è l’arteria principale che collega i villaggi israeliani di Gush Katif (striscia di Gaza) a Israele. Su questa strada si sono registrate decine di attacchi mortali ad opera di terroristi palestinesi, compresa un’imboscata nel maggio 2004 che ha provocato la morte di cinque membri di un’unica famiglia israeliana.
L’attentato è avvenuto poco dopo che il segretario di stato Usa State Condoleezza aveva terminato una visita nella regione, dove ha incontrato il primo ministro israeliano Ariel Sharon e il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) per cercare di salvare la fragile “tregua”. La Rice voleva anche assicurarsi che entrambe le parti continuassero a cooperare in vista dello sgombero di civili e militari israeliani dalla striscia di Gaza e dalla Cisgiordania settentrionale.
L’attentato di domenica è stato congiuntamente rivendicato da Jihad islamica, Comitato di Resistenza Popolare di Gaza e dalle Brigate Martiri di al-Aqsa (affiliate alla fazione Fatah, di Abu Mazen). I tre gruppi, pur sostenendo di attenersi ancora alla “tregua”, hanno minacciato ulteriori attentati “in risposta alle violazioni israeliane”.
L’ultima “violazione” sarebbe il fatto che le forze di sicurezza israeliane hanno sventato sabato un attentato suicida, arrestando nel sud di Israele un 18enne palestinese sorpreso con addosso una cintura esplosiva da cinque kg di esplosivo. Il terrorista, che risulta affiliato alle Brigate Martiri di al-Aqsa (Fatah) ed è originario del campo palestinese di Jabalya (striscia di Gaza), intendeva farsi esplodere in un luogo affollato di Tel Aviv. Si tratta della prima volta che un terrorista suicida riesce a infiltrasi in Israele dalla striscia di Gaza. L’imboscata di domenica è stata verosimilmente organizzata per “vendicare” l’arresto e il fallito attentato di sabato.
(Da: YnetNews, 24.07.05)

Filmato dell’arresto di sabato e della cintura esplosiva su:

http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3116951,00.html