Immergersi dove è impossibile andare a fondo

Solo in Israele si possono praticare immersioni estreme nelle sbalorditive acque del Mar Morto, fra cristalli di sale che risplendono come diamanti

image_3373La prima volta che chiesero ad Avraham Bresler di tuffarsi nel Mar Morto si guadagnava da vivere eliminando sacche d’aria in una tubatura sotterranea. Oltre 20 anni dopo, sta ancora tuffandosi in acque che sono generalmente considerate del tutto inadatte all’attività subacquea. Di più, Bresler gestisce dei tour guidati per appassionati di diving estremo nel torbido Mar Morto.
“L’acqua è calda, ma è come essere nell’Antartico – dice Bresler – Tutto è bianco, sembra di tuffarsi nel ghiaccio. L’acqua risplende a causa del sale. E’ veramente tutto un altro mondo”.
Il Mar Morto è da sempre una delle mete turistiche più popolari di Israele. E’ il punto più basso delle terre emerse ed è rinomato per i suoi panorami, i suoi poteri curativi e le bellezze naturali. Ma il 47enne Bresler non avrebbe mai pensato di trasformare il Mar Morto in una destinazione per sport d’acqua estremi. Anzi, il diving è la sua professione. Ma poi, tutt’a un tratto, una troupe televisiva giapponese gli chiese se fosse possibile filmare dentro il Mar Morto. Volevano verificare se si potevano marinare i cetrioli nelle acque più salate del mondo (è possibile, ma Bresler dice che “non erano molto gustosi”).
L’idea di portare i turisti a fare sub nel Mar Morto balenò a Bresler mentre osservava la troupe che girava il film. “Rimasi sveglio tutta la notte con quest’idea – racconta – e nel cuore della notte acquistai il nome del dominio” [www.deadseadivers.com].
I tour di diving che Bresler offre ai turisti locali e stranieri sono adatti solo a sub esperti, e con molto spirito d’avventura. Gli aspiranti devono aver fatto almeno 50 immersioni prima di poterne fare una nel Mar Morto. La salinità nel Mar Morto è di circa il 35%. Se si aggiungono una maschera da sub a faccia intera e più di 45 kg di pesi, più tutta la solita attrezzatura, si capisce perché la Dead Sea Divers ha regole così severe su chi sia qualificato per l’immersione. “La nostra missione inizia col prendere sportivi esperti e insegnare loro come usare la maschera a faccia intera, a cui la maggior parte dei sub non è abituata – spiega Bresler – Ci vantiamo di offrire un’esperienza turistica e avventurosa sicura, divertente e appagante”.
Il Mar Morto bagna la Giordania, l’area dell’Autorità Palestinese e Israele. Ma è solo sul versante israeliano che è possibile praticare immersioni subacquee. In fondo, gli israeliani amano gli sport estremi. “E’ vero, si sa che gli israeliani amano le sfide – osserva Bresler – Ma noi non rischiamo niente con lo scuba diving nel Mar Morto. E’ una sfida, non un rischio. Tutti i sub sentono il bisogno di provare qualcosa di speciale”.
Le maschere a facciaintera e i 45 kg di pesi sono necessari a causa dell’estrema salinità. “E’ davvero sorprendente – dice un sub tedesco citato sul sito della Dead Sea Divers – E’ così diverso da qualunque altro tipo di immersione. E’ bellissimo, un’esperienza meravigliosa”.
I sub sanno in anticipo che non avvisteranno né squali, ne mante, né graziosi coralli o pesci variopinti. Cos’è allora che rande lo scenario subacqueo così sorprendente? “Le concrezioni di sale sono mozzafiato – racconta Bresler – In un giorno limpido si possono vedere i cristalli di sale risplendere come un milione di diamanti”.
Benché abbia portato centinaia di sub in alcuni dei più bei posti del mondo, Bresler ritiene che il Mar Morto sia tra le mete più magiche del pianeta per lo scuba diving. “Questa è un’esperienza subacquea professionale. La vita marina non è l’unica la ragione per immergersi. Nelle caverne o nei ghiacci lo si fa per dimostrare che lo si può fare e ci si gode la sfida – spiega – Qui, l’attrazione è rappresentata dall’efficacia dei cristalli di sale e dallo scenario incredibile”.
Bresler è a capo di una piccola azienda familiare di servizi marini e subacquei chiamata Bresler Sea Works, di cui Dead Sea Divers è una sezione. Padre di tre figli, Bresler si immerge regolarmente nel Mar Morto per riparare tubature e quant’altro. Ma tutti i mercoledì e giovedì, tutti i mesi dell’anno, per due giorni si diverte a portare i visitatori a farsi un’immersione che non dimenticheranno. La sua attività hanno attirato sub dall’Europa, dal Nord America e naturalmente da Israele.
Qualche mese fa, mentre stava facendo un lavoro sott’acqua per la Dead Sea Works , ha trovato una caverna che oggi è nota come “La caverna di Bresler”. “E’ molto raro trovare una caverna in questa zona – dice Bresler – E’ difficile arrivarci: è un’operazione complicata. Nessun turista c’è ancora arrivato. Non voglio correre rischi”.
Alla scoperta di Bresler ha fatto seguito di recente un’altra sorpresa. Lo scorso ottobre alcuni scienziati dell’Università di Gerusalemme e dell’Università Ben Gurion hanno annunciato d’aver trovato nelle acque del Mar Morto nuove varietà di microrganismi mai descritti finora dalla scienza. E benché questo specchio d’acqua unico al mondo non sia entrato ufficialmente nella lista delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo, Bresler è sicuro che lo meriterebbe. “L’ambiente subacqueo nel Mar Morto è come un altro mondo – dice – Non siamo che una piccola parte del grande spettacolo della natura”.

(Da:Israel21c, 20.02.12)