Indottrinamento fondamentalista dei bambini palestinesi all’opera a Gerusalemme

Vano e isolato il generoso tentativo di un passante arabo di porre fine a tale ”vergogna”

Un predicatore musulmano è stato filmato lunedì scorso nella Città Vecchia di Gerusalemme, nei pressi del Monte del Tempio, mentre indottrinava sul martirio violento e sulle vergini in paradiso una ventina di bambini in gita scolastica estiva. Un passante arabo ha cercato invano di farlo smettere, dicendogli di vergognarsi. Per tutta risposta i bambini sono stati spronati a scandire slogan fondamentalisti e antisemiti.

Nel video di quattro minuti, diffuso martedì con sottotitoli in inglese da MEMRI (Middle East Media Research Institute), si vede lo sceicco Khaled al-Maghrabi che ammaestra un gruppo di ragazzini, i più grandi dei quali appena adolescenti, proclamando che “il martire viene assolto dai suoi peccati sin dalla prima goccia del suo sangue”.

I ragazzini e ragazzine palestinesi, che nelle prime immagini appaiono piuttosto annoiati, stavano prendendo parte al cosiddetto “campo estivo Al-Aqsa”, dal nome della moschea che sorge sul Monte del Tempio di Gerusalemme. Il predicatore spiega loro che “il martire in paradiso sposa due vergini” e chi muore mentre è impegnato nel ribat (difesa armata delle frontiere dell’islam) ne avrà “35 volte tante” e nel Giorno del Giudizio “potrà intercedere per 70 membri della propria famiglia”.

Dopo diversi minuti di questo concione, un passante si avvicina allo sceicco e gli chiede di smetterla. “Senta, sceicco – gli dice in arabo – non capiscono quello che lei sta dicendo. Sono bambini”. Lo sceicco tenta di liberarsi sbrigativamente dell’uomo dicendogli: “Ci lasci stare, se ne vada, che Allah la ricompensi”. Ma quello insiste: “Sta parlando loro di ribat, di martirio, delle vergini del paradiso. Si vergogni. Può tenere sermoni come questo agli adulti come noi, non a loro. Guardi cosa sta inculcando nelle loro teste”. “Si vergogni”, ripete l’uomo tornando ad unirsi ai suoi amici.

Lo sceicco prosegue imperterrito e il video si conclude mostrando gli stessi bambini che, incitatati da una “educatrice” completamente coperta dal niqab nero, intonano slogan come: “Noi sacrificheremo le nostre anime e il nostro sangue per te, al-Aqsa” e “Khaybar! Khaybar! Oh ebrei, l’esercito di Maometto tornerà” (in riferimento alla cittadella d’Arabia abitata da tribù ebraiche soggiogata nel 628 dalle forze musulmane guidate da Maometto).

(Da: Times of Israel, Jerusalem Post, 28.7.15)

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Vedi anche (in inglese): “2 virgins or 70? Depends how you’re martyred” (su PMW Bulletin, 28.7.15)