Iniziato liter per lapprovazione del piano di disimpegno

Approvato dal governo israeliano il progetto di legge per gli indennizzi.

image_415E’ un periodo di una decina di giorni di intensa attività legislativa sul piano di disimpegno quello che ha avuto inizio domenica con l’approvazione da parte del governo israeliano del progetto di legge per gli indennizzi destinati agli israeliani che dovranno abbandonare le loro proprietà dalla striscia di Gaza e da una parte della Cisgiordania settentrionale.
Il progetto di legge, che fissa gli indennizzi da versare alle circa 1.500 famiglie che dovranno sgomberare dagli insediamenti nella striscia di Gaza e da quattro insediamenti nella Samaria settentrionale, è stato approvato con un discreto margine (13 ministri favorevoli e 6 contrari). Hanno votato contro i ministri Yisrael Katz, Uzi Landau, Tzahi Hanegbi, Dan Naveh, Natan Sharansky e Zevulun Orlev.
La proposta di legge è quindi passata all’esame del comitato interministeriale per l’attività legislativa, per metterne a punto il testo esatto. Domenica sera il comitato ha concluso il suo dibattito iniziale apportando alcuni emendamenti marginali al testo approvato dal gabinetto alcune ore prima. Il comitato ha poi approvato il testo con quattro voti a favore e due contrari. Gli emendamenti riguardavano un’estensione del periodo nel quale gli israeliani sgomberati avranno diritto a ricevere assistenza finanziare ed abitativa, l’aiuto che verrà garantito a quegli israeliani che a causa dello sgombero forzato non potranno onorare alcuni contratti d’affari, e alcuni provvedimenti d’ordine pubblico da mettere in atto in caso di disordini durante le operazioni di sgombero.
Il pacchetto di indennizzi, che il primo ministro israeliano Ariel Sharon la settimana scorsa aveva chiesto di incrementare, dovrebbe comportare alla fine una spesa tra i 2,5 e i 3 miliardi di shekel (ca. 500 milioni di euro). Secondo il pacchetto, ogni famiglia israeliana sgomberata riceverà un indennizzo pari a circa 330.000 dollari Usa.
Queste cifre, in ogni caso, non rappresentano il costo totale del piano di disimpegno dalla striscia di Gaza, giacché non comprendono le spese che Israele dovrà sostenere per il trasferimento delle Forze di Difesa e delle infrastrutture dislocate nelle zone sgomberate.
Aprendo la sessione di gabinetto di domenica mattina, Sharon ha detto di sperare che anche coloro che si oppongono al piano di disimpegno votino a favore del pacchetto di indennizzi per gli sgomberati. “Quella in discussione – ha spiegato– è una legge dettagliata e della massima importanza, che è già stata discussa e approvata dal gabinetto di sicurezza. La legge renderà le cose più semplici per gli israeliani che dovranno abbandonare le loro case”.
I criteri che guideranno il pacchetto di indennizzi erano approvati dal gabinetto di sicurezza il 14 settembre scorso con 9 voto a favore e uno contrario.
Lunedì il dibattito alla Knesset con l’intervento del primo ministro israeliano Ariel Sharon. Seguirà il dibattito, durante il quale tutti i 120 parlamentari interverranno per un massimo di cinque minuti a testa. Il voto è previsto per martedì sera.

(Da: Jerusalem Post, 24.10.04)