Intolleranza accademica

Perché i palestinesi premono proprio ora per il boicottaggio delle università israeliane?

Da un editoriale del Jerusalem Post

image_655L’editoriale del Jerusalem Post di mercoledì commenta la minaccia da parte di accademici britannici di lanciare un boicottaggio contro le università israeliane a partire dal 20 aprile.
Un boicottaggio di questa natura – scrive il Jerusalem Post – è l’antitesi della libertà di pensiero. Per di più non si tratta di uno spiacevole equivoco isolato. Un analogo tentativo di ostracismo era già stato fatto un paio d’anni fa, ma non era riuscito a ottenere la maggioranza. Ora però, sostiene Sue Blackwell della Birmingham University, le possibilità di avere una maggioranza favore al boicottaggio contro le università israeliane sono aumentate grazie al fatto che – dice – “c’è un chiaro appello pubblico da parte palestinese a favore di questo boicottaggio: ora abbiamo questo appello, e per scritto”. Questa circostanza da sola dovrebbe suscitare gravi interrogativi sia in Israele che all’estero. Perché mai i palestinesi, proprio quando stanno per ricevere da Israele la più grande concessione unilaterale, fanno pressione per un boicottaggio accademico? Non si tratta certo di una manifestazione di buona volontà tale da incoraggiare gli israeliani ad assumersi altri e maggiori rischi.

(Da: Jerusalem Post, 13.04.05)

In alto: il logo dell’Università di Gerusalemme