Introvabili gli aiuti al popolo palestinese incassati da Arafat

Ministro palestinese chiede aiuto a Israele per ritrovare i milioni fatti sparire dal tesoriere di Arafat.

image_967Otto mesi fa il ministro delle finanze palestinese Salam Fayad avrebbe chiesto a Israele di aiutarlo a ritrovare il “tesoro di Arafat”, ovvero i fondi segreti accumulati all’estero dal presidente palestinese scomparso un anno fa. Secondo fonti dei servizi di sicurezza israeliani, Fayad avrebbe rivelato ai suoi interlocutori israeliani che non sono rintracciabili circa 600 milioni di dollari, depositati su conti bancari aperti in vari paesi. Altre fonti palestinesi parlano di una somma persino più alta, vicina al miliardo di dollari.
L’insolita richiesta di collaborazione sarebbe stata nata dall’impossibilità di ottenere tutte le informazioni relative ai fondi da Mohammed Rashid, il faccendiere che per anni ha realizzato decine di investimenti e depositi bancari su incarico di Arafat. Rashid, che oggi vive al Cairo, fu particolarmente vicino ad Arafat nei suoi ultimi giorni di vita all’ospedale militare di Parigi dove il presidente dell’Autorità Palestinese era stato ricoverato.
I dirigenti palestinesi, tra cui il futuro leader Mahmoud Abbas (Abu Mazen), gli hanno chiesto ripetutamente di fornire all’Autorità Palestinese o all’Olp un quadro preciso dei fondi esteri. Sino ad oggi, tuttavia, Rashid avrebbe rivelato solo una minima parte delle informazioni in suo possesso.
Restano peraltro un mistero anche le attività finanziarie che la moglie del presidente scomparso, Suha Arafat, ha svolto in Europa per conto del marito. Due anni fa furono aperte indagini su movimenti per milioni di dollari avvenuti su un suo conto corrente in Svizzera. Suha Arafat da mesi vive a Tunisi con la figlia Zahwa, e ha troncato ogni contatto con l’attuale dirigenza palestinese.
Arafat, spesso celebrato per il suo stile di vita spartano, per tutta la sua carriera politica ha realizzato ottimi affari in varie parti del mondo, garantendosi fondi indispensabili per mantenersi al potere. Tutti i suoi collaboratori e consiglieri dipendevano direttamente dalle sue elargizioni e, se benvoluti, potevano contare su regali “eccezionali” come auto di lusso, abitazioni sfarzose, lauti stipendi, vacanze in hotel a cinque stelle.
I servizi israeliani starebbero contribuendo alle ricerche, ma gli agenti temono che una buona parte dei milioni di dollari scomparsi non verrà mai ritrovata a causa dell’abilità finanziaria di Mohammed Rashid, il “tesoriere di Arafat”.

(Da: Yediot Ahronot, Apcom, Israele.net, 16.11.05)

Nella foto in alto: Ragazzini palestinesi affiliati a Fatah marciano armi in pugno nel campo di Ein-el-Hilweh (Libano) sotto l’immagine di Yasser Arafat nell’anniversario della morte del primo presidente dell’Autorità Palestinese.