Israele 27esimo nell’indice mondiale dello sviluppo umano

Con un’aspettativa di vita media di 80,7 anni, un tasso di alfabetizzazione degli adulti del 97,1% e un Pil pro capite di 26.315 $

image_2631Israele risulta al 27esimo posto su 182 paesi nell’indice Onu dello sviluppo umano pubblicato a Bangkok settimana scorsa.
L’indice, che viene compilato dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, fornisce una misura composita di tre dimensioni dello sviluppo umano: vivere una vita lunga e sana (misurata dall’aspettativa di vita), essere istruiti (misurata dall’alfabetizzazione degli adulti e dall’inserimento complessivo nel sistema educativo) e avere uno standard di vita decente (misurato dalla parità del potere d’acquisto).
In vetta alla lista figura la Norvegia, seguita dall’Australia e dall’Islanda. In fondo si trovano Sierra Leone, Afghanistan e Niger.
(L’Italia risulta al 18esimo posto.)
Secondo l’indice, Israele è al decimo posto per aspettativa di vita alla nascita, con un’aspettativa di vita media di 80,7 anni; al 34esimo posto per alfabetizzazione degli adulti, con un tasso del 97,1%; al 33esimo posto per inserimento complessivo nel sistema educativo (89,9%) e a 34esimo per il Pil pro capite, con una media di 26.315 $ in potere d’acquisto.
Tutte le cifre si riferiscono al 2007.
Subito prima di Israele, al 26esimo posto, c’è la Corea del Sud; subito dopo, al 28esimo, il Principato di Andorra.
Israele è sceso di quattro posti rispetto all’uscita del precedente rapporto nel 2007.
I paesi confinati con Israele figurano tutti più in basso: il Libano all’83esimo posto, la Siria al 107esimo, la Giordania al 96esimo e l’Egitto al 123esimo. L’Autorità Palestinese, che nell’indice è denominata Territori Palestinesi Occupati, si trova al 110esimo posto, con un’aspettativa di vita di 73,3 e un tasso di alfabetizzazione adulta del 93,8%.
Le posizioni degli altri paesi del Medio Oriente sono: Arabia Saudita 59, Libia 55 e Iran 88. Il Kuwait, al 31esimo posto, è lo stato arabo che guadagna la posizione più alta in classifica.
Il Giappone risulta primo per aspettativa di vita, con il cittadino giapponese medio che ha un’aspettativa di vita di 82,7 anni: quasi il doppio dell’Afghanistan, che è l’ultimo della lista con un’aspettativa media di 43,6 anni.
Per quanto riguarda i tassi di alfabetizzazione, la Georgia è al primo posto con il 100% mentre il Mali, nell’Africa occidentale, è ultimo con il 26,2%.
Il più alto Pil pro capite è quello del piccolo Lichtenstein, nell’Europa occidentale, con 85.382 $; il più basso quello della Repubblica Democratica del Congo con 298 $ pro capite.
Gli Stati Uniti sono al 13esimo posto nella classifica generale, al 26esimo per aspettativa di vita (79,1), al 21esimo per inserimento nel sistema educativo (92,4%) e nono per il Pil pro capite (45.591 $). Le superpotenze economiche concorrenti Cina e India si piazzano rispettivamente al 92esimo e 134esimo posto.
Completano la lista dei primi dieci, in ordine decrescente: Canada, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Francia, Svizzera e Giappone.
Il Cile è il paese sudamericano piazzato più in alto con il 44esimo posto; la Libia è il primo tra gli stati africani, al 55esimo posto.
Ultimo nell’indice, il Niger è però il primo come tasso di fertilità, con una media di 7,1 parti per donna. Bosnia ed Erzegovina e Corea hanno i tassi di fertilità più bassi (1,2). La donna israeliana registra in media 2,8 parti.
Per quanto riguarda l’urbanizzazione, Hong Kong e Singapore sono in cima alla classifica con il 100% della popolazione che vive in città, mentre lo stato africano del Burundi è ultimo con solo l’11%. Israele ha il 91,7% di popolazione che vive in agglomerati urbani, più o meno alla pari con paesi come Islanda, Argentina e Regno Unito.
Secondo l’indice, l’Arabia Saudita spende il doppio di Israele nelle spese totali del governo per l’istruzione. In Israele il 13,7% del budget va all’istruzione, mentre in Arabia Saudita è il 27,6%.
Le tendenze dell’indice dal 1980 mostrano un miglioramento medio del 15% nei risultati degli stati. I maggiori miglioramenti a lungo termine sono quelli registrati in Cina, Iran e Nepal, ma i progressi sono stati concentrati in istruzione e sanità piuttosto che in reddito, dice l’agenzia Onu.
Nota. Israele è l’unico stato nell’indice a non essere identificato con una regione. Mentre tutti gli altri stati sono classificati secondo la loro posizione geografica, Israele, dal momento che non figurava né come stato asiatico né come stato arabo, è stato classificato come “altro”.

(Da: JerusalemPost, 06.10.09)