Israele: Almeno 200 i terroristi Hezbollah uccisi

Fra gli altri, lassassino di tre soldati rapiti in Israele nellottobre 2000

image_1327Le Forze di Difesa israeliane hanno iniziato a divulgare i nomi di alcuni dei terroristi Hezbollah uccisi nel corso della campagna militare in Libano. Fra questi, risalta il nome di Jihad Attiya, coordinatore logistico della branca sud di Hezbollah, uno degli organizzatori del sequestro e assassinio nell’ottobre 2000 (cinque dopo il ritiro di Israele sul confine internazionale) di tre soldati israeliani: Adi Avitan, Benyamin Avraham e Omar Souad. Jihad Attiya è stato ucciso nel corso di un’azione aerea israeliana.
Le Forze di Difesa israeliane sono in possesso dei nomi di almeno duecento terroristi Hezbollah uccisi da quando sono scoppiati i combattimenti nel nord. Tra questi, un certo numero di alti esponenti di Hezbollah come Nur Shalhoub, responsabile del trasporto di armi dalla Siria in Libano. Ucciso la scorsa settimana, nel corso di scontri di terra con truppe israeliane, anche l’ufficiale responsabile delle operazioni Hezbollah nel settore centrale.
Tuttavia, nonostante i duri colpi inferti a Hezbollah, gli ufficiali israeliani valutano che la dirigenza del gruppo sia ancora funzionante e che le forze Hezbollah sul terreno continuino a ricevere direttive dagli alti gradi di comando.
Allo stesso modo, l’Iran continua ad aiutare Hezbollah attraverso la sua presenza in Libano, una presenza che comprende forze del Corpo delle Guardie della Rivoluzione. Fonti militari si dicono convinte che gli iraniani fossero direttamente coinvolti nell’attacco missilistico che nei primi giorni di combattimenti ha colpito una nave israeliana uccidendo quattro soldati, giacché il missile era di un tipo particolarmente sofisticato che gli Hezbollah non avrebbero potuto usare senza guida specializzata. La valutazione è che sia nell’interesse di Teheran che Hezbollah mantenga potere politico e militare in Libano, dal momento che spera di usarlo in futuro, quando verrà alla ribalta la questione delle armi nucleari iraniane e all’Iran farà comodo disporre di una milizia che possa minacciare (e ricattare) significativamente Israele.
Secondo la valutazione di Israele, Hezbollah in questa fase spera ardentemente in un cessate il fuoco il più presto possibile, e farà di tutto per arrivarvi. Il capo Hassan Nasrallah sembra piuttosto preoccupato per un eventuale ampliamento delle operazioni di terra israeliane, e per il livello di legittimazione dei combattimenti all’interno del Libano e delle crescenti critiche libanesi verso il suo gruppo.
La questione su “come finirà il conflitto” dipende molto dal tipo di forze che verranno schierate nel sud del Libano. Se sarà una forza come l’UNIFIL, che manca sia di autorità che di forza, Nasrallah lo considererà un risultato positivo. Viceversa, lo schieramento di una forza multinazionale dotata di autentici poteri per mantenere l’ordine e far rispettare le leggi nazionali e internazionali potrebbe rappresentare una sconfitta per Nasrallah.
In ogni caso, se prendesse forma sul confine fra Israele e Libano una nuova realtà priva di ogni traccia di Hezbollah, sarebbe difficile per il gruppo realizzare altri attacchi come sequestri e cecchinaggi. Il che non significa che Hezbollah non sarebbe ancora in grado di lanciare razzi sul territorio israeliano.

(Da: YnetNews, 31.07.06)

Nella foto in alto: Omar Souad, Benyamin Avraham e Adi Avitan, i tre soldati israeliani sequestrati da Hezbollah in territorio israeliano nell’ottobre 2000 (cinque dopo il ritiro di Israele sul confine internazionale) e poi assassinati.