Israele cancellato dai libri di testo delle scuole palestinesi gestite dall’Onu

Agli alunni palestinesi vengono persino propinati documenti storici deliberatamente falsificati

Di Elior Levy, Eitan Goldstein

“Mappa della Palestina” utilizzata nelle scuole palestinesi gestite dall’Onu. Nel cerchio, Tel al-Rabia al posto di Tel Aviv. Non compare nessuna città ebraica costruita dopo il 1948 (clicca per ingrandire)

Un’indagine israeliana sui libri scolastici usati nelle scuole palestinesi gestite dalle Nazioni Unite ha rilevato una costante e sistematica opera di delegittimazione e demonizzazione dello stato di Israele.

Si tratta di libri di testo redatti dal Ministero della Pubblica Istruzione dell’Autorità Palestinese che vengono utilizzati nelle scuole gestite dall’Unrwa, l’agenzia Onu per i profughi palestinesi, sia in Cisgiordania che nella striscia di Gaza.

Dall’esame dei testi si capisce che le scuole finanziate dalle Nazioni Unite non insegnano ai bambini palestinesi a riconoscere Israele come un paese esistente: né entro i confini teorici proposti dall’Onu nel 1947, né entro le linee armistiziali del periodo ’49-’67, né entro alcun altra linea di confine.

La ricerca è stata presentata da Arnon Gross, che ha tradotto i libri, e da Ronni Shaked, entrambi ricercatori presso il Center for Near East Policy Research dell’Harry Truman Research Institute dell’Università di Gerusalemme.

In uno dei libri di storia, il sionismo viene definito come un movimento “colonialista” fondato da ebrei europei con lo scopo di radunare ebrei da tutto il mondo e collocarli in Palestina e in altri paesi arabi vicini. I testi sostengono che i sionisti hanno realizzato tale obiettivo cacciando la popolazione araba dalle sue terre. Nei libri di testo usati dall’Unrwa non viene fatta nessuna menzione dei legami storici e religiosi degli ebrei con la Terra d’Israele e con Gerusalemme né alcuna menzione dei millenari luoghi santi ebraici: né il Muro Occidentale (“del pianto”), né la Grotta dei Patriarchi, né la Tomba di Rachele. Al contrario, i testi su cui studiano i bambini palestinesi insegnano che questi sono tutti i luoghi santi musulmani e che gli ebrei stanno cercando illegittimamente di prenderne il controllo.

Francobollo britannico dell’epoca del Mandato. A destra, l’originale: la parola “Palestina” compare in inglese, in arabo e in ebraico (completata dalle lettere Alef Iod, iniziali di Erez Israel, Terra d’Israele). A sinistra, lo stesso francobollo riprodotto nei libri scolastici palestinesi: l’ebraico è stato cancellato (clicca per ingrandire)

Non basta. Agli alunni nelle scuole dell’Unrwa viene insegnato che i massacri di ebrei commessi dagli arabi nel 1929, in particolare nelle città di Safed, Hebron e Gerusalemme (più di 130 ebrei assassinati dai loro vicini arabi), furono in realtà la “rivolta al Buraq” effettuata per impedire agli ebrei di conquistare e occupare quelle città sante.

Per indottrinare gli scolari palestinesi, i libri di testo utilizzati nelle scuole dell’Onu si spingono al punto di negare l’esistenza della lingua ebraica nel paese prima della nascita dello stato d’Israele. Uno dei libri riporta l’immagine di un francobollo emesso durante il periodo del Mandato Britannico sul quale comparivano scritte in inglese, ebraico e arabo. Ma l’ebraico è stato semplicemente cancellato dall’immagine riportata nel testo per le scuole palestinesi, creando deliberatamente un vero e proprio falso storico.

Le mappe pubblicate in questi testi non riportano nessuna delle città e dei villaggi creati dagli ebrei dopo il 1948. La stessa Tel Aviv (letteralmente “collina della primavera”), che prese il nome dal titolo dell’edizione in ebraico del libro Altneuland di Theodor Herzl, il fondatore del moderno sionismo, viene rinominata “Tel al-Rabia” (al-Rabia in arabo significa primavera).

Che i materiali didattici nelle scuole palestinesi (anche quelle finanziate dalle Nazioni Unite) vengano usati per indottrinare gli alunni palestinesi e alimentare l’odio verso Israele è un fatto noto e ben documentato. Lo stesso presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha accettato di partecipare a una commissione congiunta israelo-statunitense-palestinese per la redazione di nuovi libri di testo. Finora tuttavia la commissione non è mai stata riunita.

(Da: YnetNews, 3.1.17)

Mappa dei paesi del Medio Oriente in uno dei libri di testo utilizzati nelle scuole palestinesi gestite dall’Onu. Israele non esiste: al suo posto c’è solo la “Palestina”