Israele: da decenni una destinazione piena di fascino
Il turismo verso la lo stato ebraico nei poster d’epoca delle compagnie aeree
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I viaggiatori di oggi sono abituati alle compagnie low-cost, alle offerte last-minute, ai pacchetti vacanza all-inclusive.
Ma c’è stato un tempo in cui l’accessibilità e la convenienza non erano il principale punto di forza del marketing del turismo. Non molto tempo fa, la pubblicità volta a promuovere il turismo in Israele prometteva qualcosa di più.
Questa galleria di manifesti d’annata delle compagnie aeree mostra come Israele veniva presentato al mondo. Niente offerte speciali, nessun pacchetto convenienza. Solo illustrazioni e immagini d’Israele, dipinto come una destinazione piena di appeal e suggestione.
(Da: YnetNews, 14.9.15)
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In questo poster del 1965 la TWA promuove i suoi voli per Israele sottolineando il tema della Terra Santa con un’immagine dell’Arca di Noè firmata dall'artista David Klein.
Nel 1970 l’Arca di Noè è sostituita da Gerusalemme (TWA).
Alla fine degli anni ’70, un’altra icona: la Menorà (candelabro ebraico).
La compagnia britannica B.O.A.C., operativa fino alla metà degli anni ’70, punta su Piazza Dizengoff, a Tel Aviv.
La Air France è stata tra le prime compagnie aeree a fare rotta su Israele, appena aperto l'aeroporto di Lod (oggi aeroporto Ben Gurion). Questo poster mostra paesaggi di tutto il paese (esclusi naturalmente i territori di Cisgiordania e striscia di Gaza, allora occupati da Giordania ed Egitto). Si vedono terreni agricoli nella valle settentrionale di Jezreel, navi a Haifa, il Teatro Habima a Tel Aviv e cammelli nel deserto del sud.
Nel 1949 la Air France promuoveva i suoi voli per Israele mostrando le mura di Gerusalemme (all’epoca presidiate dalla Legione Araba di Giordania) viste dal versante israeliano della città, spaccata in due dalla linea di cessate il fuoco.
Nel 1968 la Air France lancia questo poster con Menorà quasi astratta, firmata dall’artista Georges Mathieu.
Tel Aviv in primo piano in questo poster Swissair del 1965
Un precedente poster Swissair, datato 1951, mostra un ebreo in abiti tradizionali con asinello, sullo sfondo della moderna “città bianca”.
Successivamente la Swissair inizia a pubblicizzare Israele con foto aeree. In questo poster del 1971 sono fotografati degli agrumeti.
Negli anni ’90, foto aerea dell’Herodium (Swissair)
In questo poster, è la volta del moshav (villaggio cooperativo) di Nahalal (Swissair)
La compagnia britannica BEA, operativa fra gli anni ’40 e ’70, con un unico grande sole propone Israele come meta climatica.
Suggestioni di storia e Scritture in questo poster degli anni ’80 della belga Sabena.
Nel 1955 la compagnia israeliana El Al propone Israele come la terra “antica e nuova”, dal titolo del visionario libro pubblicato nel 1902 da Theodor Herzl, l’iniziatore del movimento sionista.
Nel 1962 la El Al propone di "seguire il sole" in Israele.
Anche questo poster del 1965 sottolinea il clima “senza inverno” (El Al)
Nel 1969 la El Al promuove l’Israel Festival.
Un’opera dell’artista Arthur Villeneuve, per la El Al nel 1974
Storia e religione al centro di questo poster El Al
Ancora il tema della Terra Santa, con un richiamo alla storia antica (El Al)
A “sole” otto ore di volo da Parigi e cinque da Roma… (El Al)
Una Tel Aviv quasi astratta in questo poster del 1980 (El Al)
Veduta aerea di Gerusalemme (El Al, 1985) con citazione dal Salmo 137 (“Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia”)
Nel 1975 la compagnia israeliana Arkia pubblicizza Eilat (estremo sud di Israele) e Sharm el-Sheikh (nel Sinai allora sotto controllo israeliano, poi interamente restituito all’Egitto).
Un vecchio poster Arkia centrato su Eilat, quando era ancora un piccolo villaggio fra Mar Rosso e deserto del Negev.