Israele ricorda i suoi 22.000 caduti

Come da tradizione, alla vigilia della Giornata dellIndipendenza, si ricorda chi ha perduto la vita nella difesa del paese e dei suoi abitanti.

image_693Alla vigilia della Giornata dell’Indipendenza (che quest’anno, secondo il calendario ebraico, ricorre il 12 maggio) per antica tradizione Israele ricorda tutti coloro che sono caduti nelle battaglie per la difesa del paese.
A partire da martedì sera, Israele onorerà la memoria dei 20.368 uomini e donne caduti in servizio a partire dal novembre 1947 (data della risoluzione Onu che riconosceva il diritto degli ebrei di costituire uno stato indipendente su una parte della Palestina Mandataria, e dell’inizio della guerra araba contro tale diritto). Comprendendo anche tutti coloro che sono caduti nella difesa della comunità ebraica in Terra d’Israele prima della fondazione dello Stato, a partire dal 1860, il totale sale a 21.950.
Nel corso degli ultimi dodici mesi, sono 169 i caduti appartenenti alle varie forze di sicurezza (polizia, forze armate, guardia di frontiera, servizi).
Le celebrazioni vengono inaugurate dal presidente d’Israele Moshe Katsav con una cerimonia martedì sera davanti al Muro Occidentale (“del pianto”), a Gerusalemme, con la partecipazione di familiari dei caduti e del capo di stato maggiore Moshe Ya’alon.
La cerimonia principale ha luogo mercoledì mattina, al cimitero militare nazionale sul Monte Herzl (Gerusalemme) e contemporaneamente negli altri 43 cimiteri militari del paese e al memoriale dei caduti beduini, in Galilea.
Come da tradizione, alle 11.00, al suono delle sirene, tutto il paese osserva si ferma e due minuti di silenzio.
I caduti sono ricordati uno per uno, con foto e note biografiche, al sito www.izkor.gov.il/izkor80.htm (in ebraico).

(Da: Jerusalem Post, 10.05.05)

Nella foto in alto: omaggio ai caduti a Tel Aviv il 22 maggio 1949