L’Autorità Palestinese avrà sei-dodici mesi di tempo per aderire ai principi indicati dalla comunità internazionale, poi Israele – se sarà guidato da Kadima – avvierà le procedure per il ritiro unilaterale dalla Cisgiordania secondo i propri interessi vitali. Lo ha affermato domenica Haim Ramon, già laburista e oggi importante esponente del Kadima.
La dichiarazione di Ramon costituisce la prima indicazione di scadenze temporali relative ai piani di disimpegno propugnati da Kadima, il partito in testa nei sondaggi israeliani per le imminenti elezioni parlamentari. Poco prima di Ramon, il primo ministro israeliano ad interim Ehud Olmert, intervistato da Israel Radio, aveva invece evitato di indicare un calendario, definendo “inappropriato” indicare in questa fase date per i ritiri futuri.
Se Kadima sarà chiamato a guidare il prossimo governo israeliano, ha detto Ramon, Israele chiederà al presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di promuovere una legislazione che affermi il principio “una sola autorità,una sola legge, un solo esercito”, che costringa il governo Hamas ad adottare “i principi internazionali” (riconoscimento di Israele, fine delle violenze, accettazione degli accordi israelo-palestinesi) e ad applicare la Road Map. “Daremo ad Abu Mazen un ragionevole lasso di tempo, sei o dodici mesi – ha detto Ramon ai giornalisti stranieri riuniti a Gerusalemme per un incontro con candidati dei tre maggiori partiti israeliani – Se, dopo quel tempo, diventerà evidente che non è accaduto nulla, saremo costretti a procedere con il disimpegno unilaterale dalla Cisgiordania, contando sullo stesso sostegno della comunità internazionale che appoggiò il disimpegno da Gaza. Prenderemo il nostro destino nelle nostre mani – ha concluso l’esponente di Kadima – Siamo abbastanza forti per farlo, sebbene non si tratti della nostra opzione preferita”.

(Da: Jerusalem Post, 27.03.06)

Nella foto in alto: Haim Ramon (Kadima)

28 Marzo 2006 Attualità