La condanna netta e immediata da parte di tutto Israele

A differenza di coloro che celebrano come eroi i propri terroristi

Il presidente d’Israele Reuven Rivlin venerdì scorso allo Sheba Medical Center di Tel Hashomer visita Ahmed Dawabsha, gravemente ferito nell’attentato costato la vita al suo fratellino Ali Saad.

Il presidente d’Israele Reuven Rivlin venerdì scorso allo Sheba Medical Center di Tel Hashomer presta visita a Ahmed Dawabsha, gravemente ferito nell’attentato costato la vita al fratellino Ali Saad.

Israele i suoi assassini li condanna, mentre i vicini di Israele intitolano in loro onore piazze e scuole. Lo ha sottolineato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aprendo domenica la riunione settimanale del governo.

Nel ricordare l’attentato incendiario che venerdì scorso ha causato la morte di un bambino palestinese in Cisgiordania, Netanyahu ha criticato la dirigenza palestinese accusandola di non condannare gli attentati  del terrorismo palestinese. Netanyahu ha messo a confronto la immediata, netta e unanime condanna espressa da tutti gli esponenti politici e religiosi israeliani del rogo di venerdì scorso verosimilmente appiccato da terroristi ebrei, a quella che ha definito la risposta reticente e del tutto inadeguata da parte degli esponenti dell’Autorità Palestinese dopo ogni attentato di terroristi palestinesi contro innocenti civili israeliani.

“Deploriamo e condanniamo gli assassini di Ali Saad Dawabsha – ha dichiarato Netanyahu – e li perseguiremo fino in fondo. Loro invece intitolano pubbliche piazze a nome degli assassini di bambini israeliani. Questa differenza non può essere sminuita né taciuta. E’ importante ricordarla anche adesso, nel momento in cui dichiariamo la nostra giusta condanna e ci uniamo tutti contro i criminali che si annidano fra la nostra gente”.

Shira Banki

Shira Banki

“Abbiamo assistito di recente a due delitti ripugnanti – ha continuato Netanyahu, riferendosi all’uccisione del bambino palestinese di venerdì e all’accoltellamento di giovedì dei partecipanti al Gay Pride a Gerusalemme  – La nostra politica nei confronti di questi crimini è tolleranza zero”. Assicurando che gli autori saranno puniti col massimo rigore previsto dalla legge, il primo ministro ha detto d’aver dato istruzione ai responsabili della sicurezza e delle forze dell’ordine di utilizzare tutti gli strumenti giuridici a loro disposizione per catturare i colpevoli dell’attentato incendiario e perseguire in tribunale l’autore degli accoltellamenti (già arrestato sul posto).

“Siamo determinati a combattere con la massima energia le manifestazioni di odio, il fanatismo e il terrorismo da qualunque parte provengano – ha poi aggiunto – La lotta contro questi fenomeni ci unisce tutti. Non è una lotta a favore di questa o quella fazione: si tratta di una questione fondamentale di umanità che sta alla base dei nostri valori civili ed ebraici”.

Evocando una memoria personale, Netanyahu ha infine ricordato di quando da bambino ebbe occasione di visitare l’abitazione a Gerusalemme del famoso storico Joseph Klausner e sopra l’ingresso ad arco della casa vide incise in ebraico le parole “ebraismo” e “umanità”. Gli autori dei delitti della scorsa settimana, ha concluso, non rappresentano né l’uno né l’altra.

(Da: Times of Israel, 2.8.15)

Si veda, su questo tema:

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