La difficoltà di Abu Mazen

Abu Mazen è stretto fra lincudine di Fatah e il martello di Hamas.

Da un editoriale di Haaretz

image_661Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) è ben lontano dall’aver onorato la sua parte dell’accordo offertogli dall’amministrazione americana: stabilire il controllo sugli apparati di sicurezza palestinesi, combattere il terrorismo, fare pulizia nell’amministrazione dell’Autorità Palestinese per ottenere il ritorno di Israele sulla via della Road Map.
La difficoltà principale con cui Abu Mazen deve fare i conti non viene dall’America né da Israele, ma dal suo stesso interno. Abu Mazen è stretto fra l’incudine di Fatah e il martello di Hamas. Se cede di fronte all’organizzazione islamista Hamas concedendole una maggior fetta di potere, farà infuriare il suo stesso movimento Fatah. Se invece, per calmare le varie fazioni interne di Fatah, cercherà di sottrarsi all’impegno preso con Hamas di cooptarla all’interno del regime, Hamas potrebbe reagire con attentati terroristici anti-israeliani che metterebbero a repentaglio sia le crescenti possibilità di un ritiro di Israele da Gaza, sia lo stesso regime dell’Autorità Palestinese.
In questa fase la domanda concreta che si pone a Israele non è che cosa Abu Mazen può fare per Israele, ma che cosa Israele può fare per Abu Mazen.

(Da: Ha’aretz, 19.04.05)